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Non è un mistero che l’Italia e l’Europa stiano attraversando un grande periodo di crisi, quando si parla di quest’ultima infatti non bisogna pensarla come una specie di mantra ripetuto da politici e finanziatori, si tratta piuttosto di dover far fronte a degli aumenti nelle spese quotidiane come bollette, spese condominiali, benzina, caro vita etc.
Un ulteriore indice di una situazione economica zoppicante lo si può avere dalle ultime novità nel mondo della finanza, le oscillazioni sui tassi di prestito o sui mutui costituiscono un’affidabile cartina tornasole sulla situazione attuale.
Ma vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo in queste prime settimane del nuovo anno.
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Mutui e prestiti nel 2023: i primi dati
Il panorama globale del prestito in Italia è in peggioramento, infatti grazie ai dati raccolti tramite Bankitalia è possibile avere il seguente quadro complessivo: i prestiti devoluti a imprese e famiglie sono in rallentamento, mentre i tassi di interesse sui mutui finalizzati all’acquisto di immobili sono in salita; allo stesso modo, sono aumentati i tassi di interesse anche sui nuovi prestiti alle società non finanziarie.
A fare da contraltare all’aumento dei tassi di interesse sui prestiti, è l’aumento, anche se non in maniera significativa, dei prestiti ai privati: in particolare alle famiglie e alle società non quotate in borsa; purtroppo, questo sta a significare che a dispetto della situazione economica, il numero di persone che hanno bisogno di chiedere dei prestiti è in aumento.
Di che oscillazioni si parla?
Andando a vedere più nel dettaglio i dati che hanno permesso queste analisi è possibile notare come i tassi di interesse in aumento sulle spese accessorie (come ad esempio il Taeg) sono cresciuti fino al 3,55% rispetto al 3,23% su cui erano stazionati ad ottobre.
Per quanto riguarda i tassi sui prestiti (definiti in gergo come “crediti al consumo”) sono arrivati al 9,25% (a dicembre erano a 8,93%).
Infine, il numero di prestiti alle famiglie è aumentato del 3,8% in un anno.
Qualche considerazione
Le oscillazioni di questi dati possono non sembrare grande cosa, ma occorre ricordare che nel mondo della finanza ciò che conta non è il numero puro, bensì la tendenza del mercato, per tanto vedere come praticamente tutti i tassi di interesse siano in crescita dovrebbe essere un segnale abbastanza evidente della crisi che stiamo attraversando.
La cosa migliore che possiamo fare in quanto consumatori al momento è quella di cercare di limitare quanto più possibile le spese superflue e consumistiche.