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Arata Isozaki è uno dei grandi architetti di fama internazionale che ha cambiato il modo di costruire le nostre città moderne.
Progettista, urbanista e teorico dell’architettura ha saputo fondere estetiche orientali e occidentali, modernismo e postmodernismo.
Ha creato edifici in tutto il mondo, ha avuto una carriera lunga oltre 60 anni spaziando dalla tipica architettura giapponese al brutalismo, al postmodernismo fino all’high tech e al parametrico.
La vita di Arata Isozaki in breve
L’architetto giapponese Isozaki nasce a Oita nel 1931, studia architettura all’Università di Tokyo.
Conosce da giovane Kenzo Tange, uno dei maggiori rappresentanti dell’architettura del ‘900 e questo incontro rivoluziona la sua vita. Fu infatti suo allievo e collaboratore per diversi anni.
Siamo negli anni ’60 e il Giappone è invaso dalla corrente artistica del metabolismo, che rappresenta i paesaggi urbani traendo ispirazione dalle strutture biologiche; in continua evoluzione, aperti, flessibili, mai finiti.
Negli anni ’70 Isozaki fonda il suo primo studio di architettura Arata Isozaki Atelier che diventerà poi Arata Isozaki & Associates.
L’architetto giapponese si è spento il 29 dicembre scorso, a 91 anni, a Tokyo. Restano le sue opere, riconoscibili, in tutto il mondo.
Le opere architettoniche di Arata Isozaki
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Le opere realizzate dall’archistar giapponese sono un centinaio situate tra Tokyo, Milano, Doha, Shanghai e Los Angeles. Quali sono, come trovarle e riconoscerle? Scopriamolo insieme.
Le opere di Isozaki nel mondo
Nel mondo, Isozaki ha pensato, costruito e firmato una serie di opere tra l’Europa, l’America e l’Asia. Tra queste, le più famose:
- il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles;
- il Palau Sant Jordi di Barcellona costruito per i Giochi olimpici del 1992;
- il Museo Nazionale della Civiltà Egizia al Cairo;
- il National Convention Center del Qatar;
- l’edificio M2 del Tessaloniki Concert Hall, in Grecia;
- le torri gemelle di Bilbao;
- il Potsdamer Platz a Berlino;
- Nara Centennial Hall, in Giappone;
- l’Ice Kraków Congress Centre, a Cracovia.
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Le opere di Arata Isozaki in Italia
Sono diverse le opere di Isozaki realizzate nel nostro paese, alcune inconfondibili e indimenticabili:
- il Palahockey di Torino costruito tra il 2003 -2006 per le Olimpiadi invernali, dalla configurazione minimalista ma chiara e netta. L’acciaio riflette la natura, il cielo, lo stadio adiacente.
- nel 2002 i progetti per la Stazione dell’Alta Velocità a Firenze
- la Stazione Centrale di Bologna, nel 2008, che si caratterizza per il ponte che unisce il centro storico con la periferia della Bolognina;
- la loggia per il nuovo ingresso agli Uffizi a Firenze motivo di lungo dibattito tra Soprintendenza e sostenitori dell’architettura moderna e postmoderna
- La Torre Allianz a Milano City Life, soprannominata Il Dritto, realizzata tra il 2004 e 2015. Si tratta di uno degli edifici che ha cambiato lo skyline della città di Milano, con i suoi 242 metri di altezza ed una sequenza elegante di profili bombati in cristallo extrachiaro. Insieme agli altri super architetti Zaha Hadid e Daniel Libeskind ha contribuito alla riqualificazione dell’area della Fiera a Milano.
In Italia Arata Isozaki fonda insieme ad Andrea Maffei nel 2005 lo studio di architettura Arata Isozaki & Andrea Maffei Associati.
Riconoscimenti ottenuti da Isozaki
L’archistar giapponese nella lunga carriera di 60 anni ha ottenuto molti riconoscimenti.
I primi premi internazionali che possiamo ricordare sono:
- Il Premio speciale per l’Expo 1970;
- Il Chicago Architecture Award;
- Medaglia d’Oro del Royal Institute of British Architects;
- il Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 1996;
- il Pritzker Prize for Architecture nel 2019. In occasione di questo riconoscimento l’architetto è stato definito come una delle figure più influenti per l’architettura contemporanea, in costante ricerca che ha portato un’opera composta non solo dalla conoscenza attenta dell’architettura, ma anche della filosofia, storia, teoria, cultura.
*Immagine di copertina – Credits to: ansa.it