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L’amministratore di condominio può obbligare i condòmini a eseguire lavori di ristrutturazione in casa propria?
Premesso che in una comunità ci sono delle regole da rispettare, e che abitare nei condomini presenta molti vantaggi; bisogna mettere in conto alcune limitazioni e obblighi ai quali attenersi.
L’amministratore in alcuni casi può imporre questi obblighi, per la sicurezza e il quieto vivere di tutti gli inquilini. È il caso dei lavori di ristrutturazione obbligatori, anche quando non tutti sono d’accordo e favorevoli.
Tra le responsabilità dell’amministratore vi è il dovere di far rispettare la manutenzione dei beni e dei servizi condominiali.
Ma in caso di lavori in casa propria?
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L’amministratore può costringere un condomino ad eseguire interventi in casa?
La legge dice che gli amministratori non possono costringere i condomini ad eseguire determinati lavori in casa. Nelle proprie abitazioni la responsabilità ricade sui singoli condomini o proprietari, i quali possono decidere se eseguire o meno un lavoro oppure se ristrutturare l’appartamento internamente.
Per alcune tipologie di intervento vige l’obbligo di informare l’amministratore, oltre che le autorità, soprattutto quando i lavori coinvolgono o condizionano anche le parti comuni dell’edificio.
Ma vi sono eccezioni in cui l’amministratore può obbligare il singolo condominio o proprietario a eseguire lavori in casa.
Quando, per esempio, dagli interventi privati in un appartamento deriva un rischio per l’interno edificio e per la sicurezza del condominio.
Il classico esempio è quello delle infiltrazioni d’acqua derivanti da un balcone di proprietà esclusiva, o delle conseguenze dei fumi di una canna fumaria. Quando, in generale, vi è il rischio che un appartamento possa provocare danni alle parti comuni oppure agli altri appartamenti sottostanti, e alla sicurezza di tutti o un condominio.
In questi casi, l’assemblea di condominio può deliberare obbligando il privato a riparare il danno.
L’amministratore di condominio dunque ha questa responsabilità e può costringere ad eseguire lavori approvati con la maggioranza necessaria e deliberati in assemblea.
I compiti dell’amministratore
Tra i compiti dell’amministratore previsti dal Codici civile, sono previsti:
- La convocazione dell’assemblea
- La redazione di un bilancio e rendicontazione
- Il controllo e la disciplina dell’utilizzo delle parti comuni
- La riscossione delle quote condominiali
- La conservazione dei registri obbligatori e di tutta la documentazione pertinente alla gestione
- Il pagamento delle spese delle utenze condominiali
- La manutenzione straordinaria in caso di urgenza (quindi anche la sicurezza e gli interventi da mettere in atto, compresi quelli in casa privata che abbiano ricadute sugli altri)
- E altri compiti
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.