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San Valentino, festa dell’amore, è anche occasione per ripercorrere alcuni legami celebri. In questa selezione, vi raccontiamo quello di tre coppie – nella vita e nel lavoro – che hanno segnato la storia del design.
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Afra e Tobia Scarpa
Galeotto fu lo studio. Tobia Scarpa (classe 1935), figlio del celebre architetto Carlo, e Afra Bianchin (classe 1937) si conobbero durante un corso tenuto dall’architetto, urbanista e designer Franco Albini, e si laurearono lo stesso anno, nel 1969, allo Iuav di Venezia.
Il loro è stato un sodalizio umano e professionale incredibile. Progettisti poliedrici e curiosi, nella loro lunga carriera si sono occupati di:
- architettura;
- restauro;
- allestimenti;
- design;
- grafica;
- insegnamento.
Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Compasso d’oro nel 1970.
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Charles e Ray Eames
È stata definita “la storia d’amore più bella del design”; senza dubbio è, ancora oggi, una delle più celebri. È quella che c’è stata tra Charles Eames (nato a Saint Louis nel 1907) e Bernice Alexandra Kaiser, per tutti semplicemente Ray (nata a Sacramento nel 1912).
Un legame, il loro, nato tra le aule della Cranbrook Academy of Art, nel Michigan, dove lui insegnava e lei studiava, e poi durato tutta la vita. Insieme hanno firmato alcuni degli arredi più iconici del XX secolo, basti pensare:
- alla Eames Lounge Chair di Vitra, una poltrona ispirata al tradizionale modello da club inglese, oggi esposta in oltre venti musei tra Europa e Stati Uniti;
- alla Eames Plastic Chair, pensata come un guscio pronto ad abbracciare il corpo umano.
Non solo: Charles e Ray Eames hanno anche progettato la loro casa di Los Angeles, poi diventata emblema dell’architettura americana del dopoguerra, allestito mostre e prodotto film e cortometraggi.
Sempre insieme fino alla morte di lui, avvenuta il 21 agosto 1978. Esattamente dieci anni dopo, lo stesso giorno, morì lei.
Alvar e Aino Aalto
Fino al 26 maggio al Maxxi di Roma c’è in calendario “Aalto. Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto”: una mostra, con curatela e progetto di allestimento di Space Caviar, che racconta il lavoro di Alvar Aalto, uno dei nomi più noti dell’architettura e del design, mettendo in luce il ruolo cruciale che hanno avuto nella sua carriera le due donne della sua vita.
Si tratta di Aino Marsio, la prima moglie, sposata nel 1925, ed Elissa Mäkiniemi, la seconda, sposata nel 1952 dopo la prematura scomparsa di Aino.
Entrambe architette, sono state cruciali per lo studio Aalto. Con Aino, primo grande amore, Alvar ha firmato alcune delle sue opere più famose, tra cui il Sanatorio di Paimio, a Turku, nel Sud-Ovest della Finlandia, e la sedia Paimio.