Indice dei contenuti
È di queste ore la notizia che sembra esserci finalmente l’accordo tra le parti per la vendita delle mascherine FFP2 al prezzo calmierato di 75 centesimi l’una.
Con l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Festività, infatti, le mascherine FFP2 sono diventate un dispositivo di protezione personale assolutamente indispensabile, probabilmente più delle classiche mascherine chirurgiche e quelle di stoffa, quest’ultime oramai fortemente sconsigliate dagli esperti a causa della loro estrema vulnerabilità al virus.
Ma che grado di protezione offrono le mascherine FFP2 e soprattutto quando e dove vige l’obbligo di utilizzarle? Vediamolo assieme di seguito in questo approfondimento sintetico.
Grado di protezione della mascherina FFP2
Innanzitutto, precisiamo che le mascherine classificate FFP (la sigla sta per filtering face piece, in italiano “facciale filtrante di particelle”) offrono 3 diverse classi di protezione che differiscono tra loro in funzione dell’efficacia filtrante e della perdita totale verso l’interno.
Le mascherine FFP2 offrono un secondo livello di protezione delle vie respiratore e sono generalmente utilizzate nell’industria tessile, mineraria, farmaceutica, siderurgica, industrie agricole e ortofrutticole, della carrozzeria automobilistica, del legno (tranne il legno duro), nei laboratori di analisi e anche dagli operatori sanitari o personale esposto a rischi basso-moderati.
Sono in grado di proteggere le vie respiratorie da polveri, nebbie e fumi di particelle con un livello di tossicità compreso tra il basso e medio la cui concertazione arriva fino a 12 volte il valore limite previsto dalla normativa. Hanno una capacità filtrante di almeno il 94% delle particelle sospese nell’aria e una perdita verso l’interno minore dell’8%.
Ecco perché sono particolarmente adatte a difenderci dall’attacco del virus e delle sue varianti.
Va anche segnalato come la mascherina FFP2 possa essere indossata fino a 8 ore consecutive (contro le 4 della mascherina chirurgica), dopodiché si rende necessario sostituirla.
Quando usare la mascherina FFP2
L’attuale normativa prevede l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 (e non più la chirurgica) in determinate situazioni sociali che proviamo a semplificare qui di seguito:
- per gli spettacoli che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati;
- per le competizioni e gli ebenti sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto;
- per l’accesso sui mezzi di trasporto, quali:
- voli commerciali;
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
- treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale;
- Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
- autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni;
- autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente;
- funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento;
- mezzi del trasporto pubblico locale o regionale;
- per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al Covid-19 e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena ma soltanto all’autosorveglianza, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo.
Le eccezioni per l’obbligo dell’uso della mascherina FFP2
Esistono anche alcune eccezioni. Infatti non sono obbligati a indossare tali dispositivi di protezione personale:
- bambini sotto i 6 anni di età;
- persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;
- operatori o persone che, per assistere una persona con disabilità, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).
Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso:
- mentre si effettua attività sportiva;
- mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;
- quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.
Ricordiamo comunque che i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (ovvero le mascherine, di qualunque genere) al momento devono essere obbligatoriamente indossati all’aperto su tutto il territorio nazionale.