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L’acquisto della casa e la ristrutturazione hanno sostenuto la crescita dei mutui immobiliari, che nei primi nove mesi del 2021 hanno segnato un +21,3% nei flussi e un +16,1% nel numero dei contratti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento è ancora più consistente (+36,8%) se il confronto viene fatto con i primi nove mesi del 2019.
In particolare i mutui con finalità di acquisto registrano un +39,8% portando il proprio peso sul totale dei flussi finanziati al 79%, al di sopra di quello pre-pandemico, pari al 75%.
Una tendenza positiva che ha beneficiato dei tassi di riferimento ancora ai minimi storici e della convenienza dei mutui a tasso fisso e degli incentivi governativi su Bonus prima casa e Superbonus, che hanno sostenuto anche la ripresa dei mutui finalizzati alla ristrutturazione (+15,6%).
A riportare i dati è l’ultima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio, realizzato da Assofin, Crif e Prometeia.
Il rapporto rileva una serie di altre evidenze rispetto ai vari comparti del credito. Vediamoli in dettaglio.
Il credito a consumo, in ripresa i prestiti finalizzati
Nei primi nove mesi dell’anno in corso i flussi di credito al consumo hanno registrato una crescita rilevante, segnando un +18% rispetto al 2020 che recupera il calo dell’anno precedente, segnato dal Covid, ma non torna ai livelli di pre-pandemia.
Più in dettaglio:
- nei primi sei mesi dell’anno, viene segnalata una forte crescita dei finanziamenti destinati all’acquisto di auto e moto (+22,3%), mentre rispetto ai primi nove mesi del 2019 le erogazioni complessive segnano un leggero recupero (+1,4%) trainato dai finanziamenti per auto usate e per le due ruote.
- I prestiti indirizzati all’acquisto di beni e servizi, come elettrodomestici, arredo ed elettronica, nei primi nove mesi dell’anno, hanno registrato una crescita del 18,2% che ritorna ai volumi pre-pandemia.
- I prestiti personali sono il prodotto che ha maggiormente risentito della crisi in corso, segnando un -18,1% per quanto riguarda i flussi erogati rispetto al 2019. A contribuire a questo dato è una domanda ancora molto prudente verso impegni finanziari maggiori e un’offerta molto più attenta al merito creditizio dei richiedenti.
Nel terzo trimestre 2021 i finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione superano i volumi pre-pandemia, grazie a erogazioni a dipendenti pubblici che sono stati i meno colpiti dalla crisi. Le erogazioni complessive chiudono i primi nove mesi del 2021 con un incremento a doppia cifra (+15,3%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un gap del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Prospettive per il biennio 2022-23
Secondo il report dell’Osservatorio “la domanda di credito da parte delle famiglie sarà favorita dal miglioramento dello scenario macroeconomico e dal consolidamento della ripresa atteso nei prossimi anni in un quadro di minore incertezza, oltre che da tassi d’interesse bassi e dalla spinta che verrà dall’implementazione del PNRR. Dopo il rimbalzo del 2021, i flussi complessivi di credito al consumo consolideranno la crescita nel biennio 2022-23, recuperando i livelli pre-Covid. La ripresa sarà guidata dai prestiti finalizzati, favoriti da incentivi per l’efficientamento energetico, mentre sarà più lento il recupero dei prestiti personali”.
di Ida del Coro