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Sì, Narnia esiste veramente, non è solo un luogo immaginario dentro il libro fantasy Le Cronache di Narnia dello scrittore CS Lewis. È un borgo tanto reale che puoi visitarlo. Scopriamo dove si trova Narni, in Umbria, come arrivare e cosa vedere. Non aspettatevi di trovare animali parlanti o streghe malvagie, ma tanta bellezza sì.
Dov’è la vera Narnia
Narnia oggi si chiama Narni ma ha conservato il suo nome originario per quasi un millennio prima di perdere la a finale. Si trova in provincia di Terni, nel cuore dell’Umbria, e oggi è abitato da circa 20.000 abitanti. La sua posizione strategica su una collina ne fece un importante centro sia romano che medievale. Fu su una vecchia mappa geografica in latino che lo scrittore CS Lewis trovò il nome. A Narnia non mise mai piede, ma ci avrebbe portato generazioni di lettori.
Come arrivare a Narnia
Nel primo libro della serie Le Cronache di Narnia, intitolato Il leone, la strega e l’armadio, alcuni bambini trovano in fondo a un armadio una porta magica che conduce a un mondo fatato e pieno di avventure. Nella vera Narnia invece potete arrivare in treno o in auto. Sarà meno magico ma più pratico.
Cosa vedere a Narnia
L’entrata in città: Porta delle Arvolte
Alla città si accede attraversando un imponente arco di pietra eretto nel XV secolo e noto come Porta delle Arvolte, con tanto di torrioni merlati e feritoie.
Una visita a Narni sotterranea
Per entrare subito in atmosfera, è da Narni sotterranea che bisogna cominciare. La storia vuole che nel 1979 alcuni bambini, chiamati la banda del buco, abbiano scoperto un passaggio segreto che portava proprio a quella che oggi è nota come Narni sotterranea.
Il percorso conduce all’antica cattedrale cittadina di Santa Maria Maggiore, annessa al convento dei domenicani. Ma cela anche una cisterna romana con un acquedotto e una cella usata al tempo dell’Inquisizione. È decorata con graffiti tracciati da un prigioniero di cui si conosce il nome, Andrea Lombardini. Secondo la leggenda, il suo fantasma si aggira ancora tra questi sotterranei.
Su fino alla Rocca Albornoz
Il borgo è custodito dalla fortezza medievale nota come Rocca Albornoz, costruita nel XVII secolo. Qui hanno dimorato papi e capi militari. Oggi ospita il Museo dell’Archeologia e il Museo del Tempo, con una ricca collezione di antichi orologi. Offre anche una vista spettacolare sulla campagna umbra.
La Cattedrale di San Giovenale
Costruito in stile romanico nel XII secolo, il Duomo di Narni è dedicato a San Giovenale. Il campanile è in stile romanico e rinascimentale mentre gli interni sono decorati con affreschi di epoca medievale.
Alla scoperta di Palazzo dei Priori
Oggi il Palazzo dei Priori ospita il municipio di Narni. Quando fu costruito nel XIII secolo ospitava il governo cittadino, poi divenne sede dei Padri Scolopi e fu una scuola fino a metà ‘800. Dalla loggetta ancora oggi si legge “lo banno” che dà inizio alla Corsa dell’Anello, una rievocazione storica che si tiene il 3 maggio in occasione della festa di San Giovenale.
Scoprire la storia di Narni al Museo Eroli
Il museo espone un’ampia raccolta di reperti archeologici della zona, arte medievale e diversi oggetti storici legati alla storia della città che si dispiega davanti ai vostri occhi passeggiando per le sale di un palazzo del XVII secolo.
Ponte Augusto e le Gole del Nera
Costruito in epoca romana, scavalca il fiume Nera dall’VIII secolo a.C. È ancora lì e vale la pena farci un salto. Chi ama le passeggiate può partire da qui per un itinerario che esplora le Gole del Nera e che si può percorrere anche in bici.
In cerca di pace all’Abbazia di San Cassiano
Partendo dal centro di Narni o dal Ponte Augusto si può seguire un percorso che conduce fino all’Abbazia di San Cassiano, tra i monasteri benedettini più belli dell’Umbria. Costruita su un precedente monastero bizantino, l’abbazia è circondata da mura merlate al cui interno sorgono anche una chiesa e un campanile.
Il Sentiero della Formina
Il Sentiero della Formina è un antico tracciato che inizia subito fuori le mura di Narni e attraversa il bosco. In meno di un chilometro raggiunge il Ponte Cardona, uno dei quattro ponti dell’acquedotto romano. Poco distante si trova il Centro Geografico d’Italia, indicato da un cippo di pietra a spirale.