Indice dei contenuti
Nella Milano caotica si nascondono angoli segreti e ritagli di storia, dove quiete e mistero convivono e affascinano i visitatori. Uno di questi luoghi è la Rotonda della Besana, che ha origini antiche.
Scopriamo quali misteri nasconde questo spazio circolare e immerso nel verde, le trasformazioni che ha vissuto nel corso dei secoli e perché la Rotonda della Besana si chiama proprio così.
LEGGI ANCHE: Perché il quartiere Isola di Milano si chiama così?
Alla scoperta della Rotonda della Besana
La storia della Rotonda della Besana comincia nel Seicento, quando fu costruita come complesso cimiteriale dell’Ospedale Maggiore di Milano. La sua origine è legata alla necessità di avere uno spazio più ampio per accogliere le salme non reclamate dell’ospedale, in quanto il sepolcreto interno risultava insufficiente.
La scelta del luogo per risolvere un problema incombente per l’epoca, ricadde in prossimità della chiesa di Santa Maria della Pace. Per favorire l’unione del nuovo cimitero, con la struttura ospedaliera, fu realizzata la nuova strada Via San Barnaba.
I lavori cominciarono nel 1695, e furono avviati per la costruzione di un oratorio in mezzo al cimitero, su progetto di Attilio Arrigoni. I cantieri procedettero speditamente e già nell’estate del 1697 avvennero le prime tumulazioni.
Pochi anni dopo, grazie all’architetto Francesco Croce, l’oratorio venne trasformato in una chiesa. Inizialmente dedicata a San Michele, assunse in seguito anche il titolo di “Nuovi Sepolcri”.
Tuttavia, le frequenti piene dei navigli e dei canali, molti dei quali non più visibili rappresentavano una minaccia per il cimitero, per questo motivo nel 1719, Croce progettò e realizzò un grande porticato che circondava il cimitero, creando un nuovo spazio per le tumulazioni che cominciarono a essere sistemate in alto, al riparo dalle inondazioni.
L’aspetto attuale della Rotonda ricalca in larga parte quello concepito da Croce, a cui si deve il merito di aver trasformato un cimitero soggetto alle piene, in un luogo di sepoltura sicuro e monumentale. Oggi uno spazio aperto dove trascorrere del tempo, al riparo dall’attuale, caotica Milano.
Perché si chiama Rotonda della Besana?
La Rotonda della Besana prende il suo nome dalla strada in cui si trova l’ingresso principale, ossia Via Enrico Besana. Il nome suona familiare ai milanesi, infatti Enrico Besana è stato un patriota e giovane milanese laureato in medicina partecipate attivo agli eventi delle Cinque Giornate di Milano. Successivamente, si impegnò nelle guerre d’indipendenza italiane del XIX secolo.
La struttura era originariamente nota come “Foppone dell’Ospedale Maggiore“, ma il nome è stato cambiato in “Rotonda della Besana”, per onorare, appunto, la memoria di Enrico Besana e il suo contributo alla storia della città di Milano.
Nel corso dei secoli, la Rotonda ha cambiato diverse funzioni, dall’essere considerata come possibile pantheon del Regno Italico sotto Napoleone, fino ad essere utilizzata come caserma, ospedale e fienile.
Oggi è sede del Museo dei Bambini (Muba), che propone attività legate alla creatività e all’educazione per i più piccoli.
Una misteriosa presenza sotterranea: i segreti che nasconde la Rotonda della Besana
Una delle curiosità più affascinanti legate alla Rotonda è rappresentata dalla lapide dello scultore Pietro Cascella, che ha lasciato le sue “tracce” misteriose all’interno di questo luogo. Infatti, nel 1971, all’interno del complesso, Cascella organizzò una mostra personale, realizzando un’opera che è stata sepolta sottoterra.
A sigillare il foro di sepoltura, fu posta una lapide con incisa la citazione del poeta Alfonso Gatto. La frase riportata è la seguente: “10.11.1971 – I naufraghi della paura atomica lasciano agli scampati del futuro questo testimone di pietra”.
In realtà, la lapide dello scultore rappresenta una performance in cui l’artista affermava di aver sepolto una scultura monumentale in pietra raffigurante l’Homo Sapiens, dedicata agli uomini del 3000 o del 4000, offrendo così una testimonianza tangibile della civiltà umana.
LEGGI ANCHE: Anche Milano ha le sue chiese gemelle
La Rotonda della Besana è il lazzaretto dei Promessi Sposi?
Nel corso dei secoli altre leggende e luoghi comuni hanno intriso di fascino e mistero questo cimitero. Contrariamente a una delle convinzioni più diffuse, la Rotonda della Besana non corrisponde al Lazzaretto descritto da Manzoni ne “I Promessi Sposi”.
Inoltre, il nome “Rotonda” non deriva da una sua forma a pianta circolare, bensì dall’antica tradizione di costruire una cappella al centro degli spazi ospedalieri e cimiteriali. Questa pratica, risalente al Quattrocento, assicurava che i degenti e i visitatori fossero equidistanti dall’altare, rappresentando il “cardine” della cristianità.
La Rotonda della Besana fu costruita seguendo questa tradizione nel 1675, con una piccola cappella al centro e una struttura cimiteriale circostante.
Cosa vedere alla Rotonda della Besana
La Rotonda della Besana rappresenta oggi una testimonianza affascinante della storia milanese, un connubio tra arte, architettura e memoria. È caratterizzata da una pianta circolare e da un grande porticato che la circonda, tali da renderla esempio significativo di architettura barocca.
Dunque, possiede alcune caratteristiche e peculiarità che la rendono meritevole di attenzioni e di visite, quali:
- Lo stile barocco: l’intero complesso merita una visita per lo stile architettonico adottato;
- Il porticato: circonda il cimitero sopraelevato e contribuisce a conferire un’imponente maestosità alla struttura;
- Il giardino: ideale per una passeggiata rilassante e per ammirare le architetture;
- La Chiesa di San Michele ai Nuovi Sepolcri: per ammirare gli affreschi e l’arte sacra;
- La lapide di Pietro Cascella: per scoprire la storia della misteriosa opera sepolta sottoterra;
- Il Museo dei Bambini (Muba): spazio culturale stimolante e interattivo per i più piccoli, con attività legate alla creatività e all’apprendimento. La sua posizione centrale e la sua storia affascinante la rendono una delle attrazioni più significative della città di Milano.
- Eventi e Mostre: sul sito del Muba ci sono aggiornamenti su eventi, mostre temporanee, ed esperienze culturali e artistiche dedicate ai bambini.
Dove si trova la Rotonda della Besana
La Rotonda della Besana è situata in Via Enrico Besana 12. Da maggio a settembre è aperta al pubblico dalle ore 7 alle 22, mentre da novembre a marzo apre alle 7 e chiude alle ore 20. Nei mesi di aprile e ottobre fino alle ore 21.
Al Museo dei Bambini si accede su pagamento di un biglietto, ed è aperto alle scolaresche per le gite di prossimità o altre visite accompagnate da insegnanti.
È raggiungibile attraverso i mezzi pubblici, in particolare il tram 12 e 27, e le corse dei bus numero 65, 84 e 19.