Indice dei contenuti
Perdersi in uno dei labirinti più belli del mondo in un centro storico o in un giardino signorile è per molti viaggiatori una forma di libertà e di riscoperta. Le costruzioni labirintiche affascinavano già al tempo della mitologia greca. La leggenda del Labirinto di Cnosso narra le trame di Re Minosse a Creta che fece costruire un labirinto all’architetto Dedalo, dove nascondere il mostro Minotauro. La pianta di molte città antiche sembra ispirata a quel “dedalo” di strade. Una fitta trama di vicoli e casupole che servivano soprattutto a confondere gli incursori e gli invasori.
L’architettura labirintica non ha ispirato solo l’edilizia. “Labirinti vegetali: la guida completa alle architetture verdi dei cinque continenti” (Pendragon, Illustrated edizione) è un libro a cura di Ettore Selli, giovane ingegnere ambientale bolognese che accompagna lettori e appassionati alla scoperta di oltre 450 architetture verdi.
Chi è il cacciatore di labirinti
Ettore Selli si è guadagnato la fama di “cacciatore di labirinti”. Classe 1989, già prima della laurea a pieni voti in Ingegneria ambientale coltiva l’interesse per le piante e l’amore per la natura. Sin da adolescente si appassiona al tema del labirinto. A oggi, Selli è il primo ad aver catalogato i quasi mille labirinti di siepi del mondo e ad aver proposto una formula matematica per il calcolo della difficoltà di risoluzione.
Nel 2022, ancora per Pendragon ha pubblicato l’opera “Labirinti Italiani” e ha disegnato il labirinto di girasoli più grande d’Italia, a Ornago, in Brianza, alla Fattoria Shirin delle sorelle Carolina ed Elmina Brambilla. Una distesa di due, labirintici ettari, di girasoli dove perdersi in totale libertà.
I labirinti vegetali più belli del mondo
Il libro “Labirinti vegetali” è il frutto di numerosi viaggi durante i quali l’ingegnere Selli ha scoperto numerose architetture di piante e siepi. Alcuni labirinti sono stati realizzati attraverso un fitto tessuto di arbusti, piante e fiori. L’ordine di alcune siepi risponde alle leggi dei codici e delle sequenze matematiche come quelle di Fibonacci.
Tra i labirinti vegetali esplorati e catalogati da Ettore Selli ce ne sono di svariate forme apprezzabili da un drone o da una vista panoramica, che nascondono palazzi di pregio o edifici che si aprono alla meraviglia degli sguardi dopo sentieri tortuosi e ipnotici. Altri richiamano lo stile del giardino all’italiana.
Il labirinto più grande del mondo è a Parma
Il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci è il più grande del mondo e si trova a Fontanellato, in provincia di Parma. È interamente composto da piante di bambù (ben 300 mila) di varie specie. È un percorso di corridoi elegante in cui inoltrarsi e perdersi, per fantasticare e riflettere. È aperto al pubblico e offre mostre ed eventi tutto l’anno, con ristorante, attrazioni e attività didattiche.
Music Maze di Balsham, il labirinto a forma di chiave di violino
Il Music Maze di Balsham si trova in Gran Bretagna, ma al momento non è visitabile. Questo labirinto è composto di 1500 eleganti alberi di tasso piantati nel 1993 che si snodano lungo 800 metri di siepi. Qui i bambini possono giocare seguendo vari percorsi labirintici.
Bago Maze, un labirinto tra i vini in Australia
Il Bago Maze si trova a Herons Creek, in Australia. Questo dedalo di siepi è gestito da un’azienda agricola a conduzione familiare e offre attività e punti picnic. Il luogo è stato vincitore del premio NSW Landscape Architecture 2022 per il turismo.
Il labirinto a farfalla della scrittrice Colette
La scrittrice francese Colette visse dal 1911 al 1923 a nove chilometri da Brive-la-Gaillarde, nel comune di Varetz, non lontano dal castello di Castel-Novel. Anche lei amava perdersi tra queste intricate siepi che ricalcano la sagoma di una farfalla.
Il labirinto d’acqua sostenibile di Bristol
Numerosi sono anche i labirinti sostenibili e in materiali ecologici e naturali: acqua, legno, pietra. Il labirinto della fontana di Bristol è contornato di canali d’acqua e mattoni. L’acqua scorre attraverso undici anelli concentrici, partendo dal centro. Un richiamo alla foglia con le sue venature, e un invito alla meditazione.
- VEDI ANCHE: https://www.immobiliare.it/news/fascino-e-mistero-del-cimitero-dei-burci-dove-si-trova-e-come-e-fatto-94863/
Il labirinto più antico e misterioso a Galzignano Terme
L’Italia è protagonista di misteri e antichità. Così gli esperti in materia di architettura hanno inserito il labirinto di Villa Barbarigo a Valsanzibio tra i più antichi e misteriosi. Si trova a Galzignano Terme, in provincia di Padova, ed è stato luogo di rifugio durante la peste del Seicento. Fu progettato da Luigi Bernini (fratello di Gian Lorenzo) e vuole rappresentare un percorso di purificazione.
Tuttavia nasconde alcuni messaggi criptici, infatti l’intreccio di reti conduce a 6 vicoli ciechi più un loop (che simboleggia la superbia e riporta al punto di partenza), mentre le trappole cieche rappresentano i 7 vizi capitali. È facile perdersi ma uscirne è l’unica via verso la salvezza e la purificazione dell’anima.