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Prezzo del gas: cambiamenti dal 1° ottobre? Pare ci sarà una nuova modalità per stabilire il prezzo della materia prima.
L’Autorità per l’energia analizzerà le variazioni non più del Ttf di Amsterdam, ma del mercato italiano (chiamato Psv), con aggiornamenti del listino ogni mese e non ogni tre mesi.
Tale processo influirà sia sul mercato libero sia sui contratti legati a tutele statali.
Prezzo del gas: cosa aspettarci
Dal 1° ottobre, quindi, avverrà il cambiamento nel calcolo. L’obiettivo è limitare nuovi grandi aumenti, considerando il fatto che lo scorso 26 agosto si è arrivati ai 343 euro per megawattora nel Title Transfer Facility (Ttf).
In generale, è bene sapere come i prezzi del gas siano soggetti agli influssi economici e politici: si considerano, quindi, i costi di trasporto e della gestione e degli oneri di sistema. Se la Russia dovesse sospendere a lungo la fornitura, impatterebbe moltissimo.
L’Italia ha un suo indice, il Psv (punto di scambio virtuale) che verrà considerato da ottobre per fissare i costi del mercato tutelato, che saranno rivisti una volta al mese.
Un cambiamento mirato ad aiutare i consumatori, variando (si spera in meglio) i prezzi, proprio grazie agli aggiornamenti mensili.
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Le dichiarazioni dell’Arera
Le misure adottate, pur non potendo agire strutturalmente sugli eccezionali livelli dei prezzi di mercato, mirano a rendere più sicure le forniture ai consumatori. Naturalmente, a questi interventi è necessario affiancare iniziative nazionali e internazionali, per ripristinare l’equilibrio tra domanda e offerta, come la riduzione della prima su base volontaria e l’identificazione di meccanismi per la gestione di interventi in caso di emergenza.
Commenta l’Arera
Una soluzione momentanea, in un contesto (come quello dell’Italia), in cui è difficile pensare all’attivazione di un tetto nazionale. Staremo a vedere quali saranno i futuri aggiornamenti.