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Qual è la differenza tra condizionatore e climatizzatore?
Nel gergo comune, i due termini sono utilizzato quasi da sinonimi, ma in realtà non sono affatto lo stesso macchinario. Vediamo le caratteristiche che li distanziano l’uno dall’altro.
Cosa cambia tra condizionatore e climatizzatore
Il climatizzatore realizza e mantiene le condizioni termiche negli ambienti in simultanea, al fine di favorire il benessere delle persone che si trovano in quegli ambienti; il condizionatore, invece, effettua nell’aria dei trattamenti finalizzati a ottenere le caratteristiche termiche desiderate nell’ambiente.
Ad accomunare i due macchinari, però, è il trattamento dell’aria: entrambi ne migliorano la qualità, attraverso filtri e tecnologie.
Le caratteristiche e i costi
Il condizionatore, infatti, si basa sulla ventilazione: rinfresca un ambiente, immettendo aria fredda, senza permettere di impostare una temperatura precisa.
Il climatizzatore, invece, ha ulteriori funzionalità: per esempio, è provvisto di sensori che, al raggiungimento del livello desiderato, lavora al minimo al fine di conservare quella condizione.
Molti climatizzatori, inoltre, integrano la funzione di deumidificatore: permettono quindi di regolare l’umidità nella stanza.
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Climatizzatore o condizionatore: cosa scegliere?
La soluzione ideale per combattere il caldo estivo è il climatizzatore: mediamente, il prezzo oscilla tra i 700 e i 1500 euro.
Se si vuole puntare sul risparmio, il condizionatore resta una scelta più interessante. Un’altra distinzione (più tecnica) è tra condizionatore tradizionale e condizionatore inverter:
- il primo funziona a potenza erogata con il sistema on-off (accensione e spegnimento) del compressore per l’immissione dell’aria;
- nel secondo, la potenza erogata è variabile e graduale, secondo la temperatura dell’ambiente da raffreddare o riscaldare.
I condizionatori tradizionali hanno un prezzo inferiore, mentre gli inverter sono caratterizzati da maggiore efficienza energetica e costo più alto.