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Per non arrecare fastidio all’immobile adiacente o al vicino di casa è necessario fare riferimento alle norme riportate all’interno del Codice civile, che stabiliscono le distanze legali da osservare tra edifici confinanti. Andiamo a vedere quali sono e le informazioni da conoscere.
Cosa sono le distanze legali?
All’interno del Codice civile sono riportate le distanze legali che devono essere rispettate tra costruzioni confinanti. Queste regole sono applicabili sia in senso orizzontale che verticale: nel primo caso, si fa riferimento a edifici situati su terreni confinanti, mentre nel secondo si tratta dei condomini.
In particolare, proprio in ambito condominiale, ci sono frequenti controversie causate, ad esempio, dalla realizzazione di una veranda oppure dall’installazione di un condizionatore. Poiché le modifiche possono implicare delle problematiche agli appartamenti attigui, come la riduzione della luce naturale o l’esalazione di vapori, si fa riferimento ai limiti stabiliti dalla legge.
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A lato pratico, non si riesce però sempre a garantire il pieno rispetto delle distanze legali per il condominio, in quanto possono essere coinvolti degli edifici che presentano delle unità abitative che sono state costruite sfruttando al massimo la volumetria dei piani regolatori.
Quanti metri ci devono essere tra una casa e l’altra?
Vediamo nel dettaglio la distanza minima per le costruzioni:
- non deve essere minore di 3 metri tra un’unità e l’altra. A questo proposito, i Comuni possono stabilire distanze superiori ma mai inferiori;
- viene richiesta una distanza minima assoluta di 10 metri fra le pareti finestrate e le pareti di edifici antistanti, in tutte le zone del territorio comunale fatta eccezione per i centri storici dove, per le ristrutturazioni, le distanze tra edifici non possono essere inferiori a quelle fra i volumi edificati preesistenti.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.