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Nei piccoli borghi italiani si moltiplicano le iniziative per incentivare il decoro dei balconi. Decorare verande, terrazze e spazi aperti è anche un modo per rendere accogliente una comunità, soprattutto agli occhi dei turisti che scelgono di trascorrere del tempo nella nostra bella Italia.
Tuttavia, le questioni di decoro architettonico sono sempre spinose e complesse, poiché richiedono scelte condivise e pubbliche che spesso ricadono sui giudici.
Ad esempio, le griglie per piante rampicanti collocate sui balconi violano il decoro architettonico? Come funziona in generale il decoro esterno?
Il graticcio per rampicanti è il termine tecnico utilizzato dalle normative per indicare le griglie di legno. È una struttura reticolare composta di vari materiali, tra i quali il legno, la plastica o il metallo. Viene utilizzato per due funzioni:
- Garantire la privacy di chi abita.
- Rendere gradevole uno spazio visibile all’esterno, in armonia con il paesaggio e l’architettura.
Griglie (o grigliati) sui balconi e decoro: cosa dice la legge
La Cassazione si è espressa diverse volte in materia di decoro urbano e nel caso specifico delle griglie per le piante sui balconi di casa. La prima sentenza risale al lontano 1981. Poi le normative, i gusti e i piani regolatori sono cambiati.
Più recentemente, il giudice ha confermato che le grate di legno per piante rampicanti collocate sui balconi non vanno rimosse e non violano il decoro architettonico. Anche i più moderni pannelli ornamentali non alterano l’euritmia dei fabbricati e non costituiscono innovazione vietata.
La sezione civile della Suprema Corte del 20 giugno 2013, sentenza numero 15552, ha richiamato all’attenzione l’articolo 1120 del codice civile, dando ragione a un proprietario di casa denunciato dai vicini e condomini per aver installato delle griglie in legno.
L’articolo disciplina la materia e chiarisce:
“Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino”.
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Quando il graticcio sul balcone non è vietato?
Nel caso preso in esame dai giudici, la grata è ammessa perché risponde ai requisiti di sicurezza e di decoro dell’edificio.
Le griglie per le piante sui balconi (ma anche le tende da sole) sono ammesse a patto che:
- Siano appoggiate al muro (e non fissate con ferri, chiodi o ganci).
- Non modifichino l’aspetto estetico dei balconi e dei prospetti architettonici.
- Siano sobri, non troppo appariscenti e fungano da sostegno delle piante;.
- Meglio le griglie con sottili asticelle o riquadri larghi.
Questa regola vale in generale.
Le attività sui balconi devono essere ammesse dalle leggi in primis, dai regolamenti comunali (importanti, perché possono imporre alcuni colori di vernici o elementi d’arredo uniformi) e possono essere vietate dai regolamenti condominiali, qualora deturpassero il decoro o arrecassero disturbo ai vicini di casa.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.