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“Non c’è una spesa che non sia importante“. Anche per il conto in banca. Soprattutto per i single. “La pesca”, il nuovo spot di Esselunga che sta facendo discutere tutta Italia (politici compresi), riaccende i riflettori su un tema sempre attuale ma troppo spesso nascosto sotto il tappeto: quello della disparità di possibilità economiche e affordability tra chi condivide il tetto con un partner e chi invece deve farsi carico di tutte le spese da solo.
Quanti single ci sono in Italia
Al netto delle polemiche, la pubblicità (dove una bambina, Emma, si serve – un po’ ingenuamente – di una pesca comprata all’Esselunga per tentare di riconciliare i genitori separati) ha il merito di mettere in scena una famiglia “non da Mulino Bianco” e di dare visibilità a un dato di realtà: l’Italia è un Paese di single. Secondo le stime Istat di luglio 2023, sono 3.331.000 i single per scelta, 1.945.000 i separati e 3.089.000 i vedovi. Un esercito di 8.365.000 persone che, ogni mese, non hanno nessuno con cui dividere le spese.
Quanto costa vivere da soli
Secondo quanto rilevato dalla società di consulenza finanziaria Moneyfarm, in quanto single la mamma di Emma spende 571 euro in più al mese rispetto alle sue amiche conviventi (o rispetto a quando viveva con l’ex marito): quasi 7mila euro all’anno che se ne vanno tra spesa, costi della casa, utenze e molto altro.
Sempre secondo Moneyfarm, infatti, un single spende in media 1.796 euro al mese (ma si arriva anche a 1.957 euro per la fascia d’età compresa tra i 35 e i 64 anni), mentre la media per una coppia è di 2.451 euro. Da dividere, ovviamente, in due (se le spese vengono divise equamente tra i partner): quindi 1.225 euro al mese.
Vivere da soli, insomma, costa il 47% in più ogni mese rispetto a chi convive.
La spesa al supermercato
Partiamo proprio dal supermercato, dove la storia di Emma e sua madre ha inizio. Proprio tra le corsie dei negozi di alimentari e di generi di prima necessità si celano le spese che più incidono sul bilancio mensile dei single: 304 euro al mese contro i 236 euro a testa di chi è in coppia, ovvero 68 euro in più.
La casa
Passiamo alla casa. Che sia acquistata o in affitto, anche in questo caso vivere da soli è molto più costoso rispetto alla convivenza: 338 euro in più al mese solo per il canone di locazione o il mutuo. A questo si sommano le spese per tutti i servizi per la casa, dalla manutenzione ai mobili ad altri acquisti. Si raggiunge così un totale di 904 euro per i single contro i 530 euro di ogni componente della coppia.
L’affordability dei single
La possibilità di dividere le spese della casa con un partner incide enormemente anche sull’indice di affordability, ovvero la sostenibilità economica di una rata mensile che non vada oltre un terzo dello stipendio. In altre parole, la tipologia di immobile che ci si può permettere.
Secondo un’analisi di Immobiliare.it Insights di febbraio 2023 che raccoglie i dati di 12 grandi città italiane, i single in cerca di una casa se vogliono un bilocale sono costretti a spostarsi in provincia. Le città sono off limits per chi vuole comprare da solo, salvo pochissime eccezioni. Basti pensare che a Milano (la città più cara in assoluto in Italia) per l’acquisto di un bilocale serve un reddito mensile doppio rispetto a quello percepito in media da un single.
Quanto risparmia chi vive in coppia
Riprendendo le stime di Moneyfarm, ci si accorge che chi sceglie di vivere in coppia risparmia non poco. Non solo: il risparmio aumenta all’aumentare del periodo di convivenza, ovvero prima si va a convivere più si risparmia nell’arco di tutta la vita.
All’età di 50 anni:
- chi è andato a convivere a 25 anni avrà risparmiato 171.300 euro;
- chi è andato a convivere a 35 anni avrà risparmiato 102.780 euro;
- chi è andato a convivere a 45 anni avrà risparmiato 32.260 euro.