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La ristrutturazione di un bagno è spesso un progetto affascinante, ma anche un investimento significativo. Se ti stai chiedendo quanto costa rifare un bagno, sei nel posto giusto: in questa guida completa al rifacimento del bagno esploreremo i fattori da considerare quando si decide di rinnovare uno dei luoghi più importanti della casa, come i costi medi associati a questo tipo di lavoro, quali permessi e autorizzazioni potrebbero essere necessari per portare a termine la ristrutturazione in modo legale e se esistono opzioni per risparmiare attraverso agevolazioni fiscali e altre strategie intelligenti.
Quanto si spende per rifare un bagno?
I costi per la ristrutturazione del bagno non possono essere definiti in maniera fissa, in quanto possono variare in base a diversi parametri, come la grandezza dell’area da rinnovare o il tipo di ristrutturazione che si sceglie di attuare
Infatti, nella ristrutturazione del bagno, esistono due principali approcci: ristrutturazione parziale e ristrutturazione completa. La prima coinvolge la sostituzione dei sanitari, il rifacimento dei pavimenti e la verniciatura delle pareti, con costi variabili che includono smaltimento, materiali e consulenza professionale, un’opzione che permette di rinnovare lo spazio senza ricorrere alla demolizione dello stesso. Al contrario, la ristrutturazione completa, più complessa, comprende anche il rinnovo degli impianti ed è indicata per modificare la disposizione, sostituire la vasca con una doccia o rivoluzionare lo stile del bagno.
Sebbene, come abbiamo visto, i prezzi possono oscillare in base a diverse variabili, se si sceglie una ristrutturazione completa del bagno ci si aggira su un costo medio stimato di 800-1.200 euro al metro quadrato. Prendiamo ad esempio il rifacimento di un bagno di dimensioni ridotte: l’impianto idraulico può costare tra 90 e 100 euro al metro quadrato, mentre la rimozione delle vecchie piastrelle e la pavimentazione variano da 8 a 15 euro al metro quadrato. Per quanto riguarda i sanitari, il costo può oscillare tra 1.500 e 2.000 euro al metro quadrato. Pertanto, il totale per la ristrutturazione di un bagno di dimensioni contenute si aggira tra i 2.400 e i 3.100 euro. Naturalmente, all’aumentare delle dimensioni del bagno, il costo cresce in modo proporzionale, con un picco di circa 7.000 euro per bagni di oltre 6 metri quadrati.
Quanto tempo ci vuole per rifare un bagno completo?
In media, la ristrutturazione completa di un bagno richiede da 2 a 4 settimane per il completamento. La tempistica per la piastrellatura varia in base alle dimensioni del bagno, al tipo di piastrelle e alla complessità. Solitamente, ci vogliono da 2 a 5 giorni per piastrellare un bagno di medie dimensioni, ma sfide come curve, nicchie o pareti irregolari possono prolungare i tempi.
Che permessi servono per rifare il bagno?
Quando si decide di ristrutturare un bagno, bisogna capire se il tipo di ristrutturazione scelta necessità di un tipo particolare di autorizzazioni e permessi. Se infatti vengono fatti dei cambiamenti strutturali al bagno, ad esempio per ampliarne la metratura o per crearne uno nuovo da zero, si ricade nella manutenzione straordinaria, la quale richiede il deposito di una pratica edilizia, la CILA (Comunicazione di inizio dei lavori asseverata), da parte di un professionista abilitato, con una documentazione dettagliata da presentare al Comune, il cui rilascio può richiedere fino a 60 giorni.
Questo tipo di documentazione, comunque, non è richiesta per interventi come riparazioni o sostituzioni di impianti, o per opere interne non visibili dall’esterno, come controsoffitti o pavimenti, a condizione che non coinvolgano la struttura portante dell’edificio. Infine, quando si effettuano lavori all’interno di unità immobiliari già accatastate che non modificano volumetria o destinazione d’uso, non è necessaria la CILA.
Come funziona il bonus bagno 2023?
La recente Legge di Bilancio ha introdotto diverse agevolazioni mirate a ridurre i costi delle ristrutturazioni dei bagni. In particolare, il Bonus Ristrutturazioni, confermato dal Governo, offre detrazioni per spese specifiche legate alla straordinaria manutenzione, come il rinnovo e l’adeguamento degli impianti idrico-sanitari. Tuttavia, la semplice sostituzione dei sanitari non dà diritto a questa detrazione, a meno che non siano coinvolte anche modifiche agli impianti o l’eliminazione di barriere architettoniche per persone disabili.
Per scoprire come risparmiare sul rifacimento del bagno, leggi su quali lavori vale la detrazione fiscale.