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L’ex fabbrica londinese di Battersea Power Station, conosciuta nel mondo grazie al celebre album Animals dei Pink Floyd, torna al centro della vita inglese grazie ad un ambizioso progetto di riqualificazione urbana.
Lo storico edificio industriale inglese sarà al centro di un grande complesso di appartamenti di lusso, centri commerciali, ristoranti e locali; un’operazione di riqualificazione urbana costata 9 miliardi di sterline, ma che ora è pronta a presentare ai londinesi una nuova e rinnovata faccia della vita inglese.
Battersea Power Station: come sarà la nuova struttura?
Dopo esser stata chiusa definitivamente nel 1983, lo stabile è rimasto sostanzialmente abbandonato fino a una decina di anni fa, quando sono iniziati i lavori di recupero e riqualificazione.
I locali centrali dell’ex fabbrica ora sono il fulcro dell’arredamento e delle decorazioni interne in un classico design industriale, un grande centro commerciale ora si trova infatti dove erano situate le vecchie sale delle turbine, così come nella vecchia sala macchine è presente un lounge bar.
Oltre a ciò, e alla presenza di numerosi negozi e punti di ristorazione, sarà possibile arrivare sino in cima ad una delle famose ciminiere tramite un modernissimo ascensore in vetro, che porterà i visitatori in un punto panoramico ad oltre 100 metri di altezza.
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Il progetto di riqualificazione del quartiere di Battersea: di cosa si tratta?
L’ambizioso progetto non prevedeva solamente la riqualificazione della struttura, ma anche delle aree circostanti: infatti nella maestosa opera di recupero urbano sono stati aperti negozi, teatri, cinema e molto altro ancora.
Oltre a ciò sono stati costruiti anche numerosi attici di lusso e abitazioni residenziali che forniranno alloggio per circa 25 mila persone, suddivisi tra quattromila appartamenti.
Le previsioni del dicastero delle Belle Arti prevedono un afflusso di turisti superiore ai 20 milioni di visitatori all’anno, i quali uniti ai nuovi residenti ridaranno vita al quartiere londinese di Battersea.
* Immagine di copertina – Credits to: wilkinsoneyre.com