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La Stazione Centrale di Milano è crocevia e capolinea per migliaia di turisti, pendolari e lavoratori. In questo angolo di città, dove le principali strade confluiscono in piazza Luigi di Savoia, l’iconico Hotel Michelangelo sarà demolito per lasciare spazio alla nuova torre alta 93,5 metri, in costruzione dal 2023 e pronta per le Olimpiadi invernali del 2026. L’albergo, costruito negli anni ’60, era stato dismesso nel 2020 e utilizzato come primo Covid hotel in Italia per le quarantene.
Nuovo progetto MI.C
Il nuovo grattacielo è la punta di diamante di un progetto più articolato che si chiama MI.C (Milano Centrale che rende omaggio a Michelangelo). Infatti, oltre alla nuova torre, MI.C prevede opere di razionalizzazione delle soste e dell’area taxi, spazio verde con ulteriori alberi, una velostazione per le biciclette, il rifacimento del manto stradale, percorsi pedonali e nuovo arredo urbano.
Le caratteristiche del grattacielo
Il grattacielo svetterà come nuova icona di una città che cambia e ospiterà nuovi uffici. L’edificio, dalla facciata dinamica a cuspidi, sarà composto di 2 piani fuori terra e 4 sotto, spazi e scrivanie per accogliere 2.200 persone, e sistemi energetici di ultima generazione.
La particolarità di questo edificio, il cui progetto è stato curato dallo Studio di Architettura Park Associati per Finleonardo, è la facciata che si adatta e cambia coerentemente con lo sviluppo della vita interna di chi occuperà le giornate all’interno del grattacielo. Infatti, gli elementi a cuspide mutano inclinazione man mano che si sale di quota e cambiano le esigenze e le funzioni.
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I materiali utilizzati
Innovativo non solo l’edificio, ma anche la modalità di realizzazione dello stesso. L’eredità del vecchio albergo sarà conservata attraverso il riutilizzo virtuoso di parte della materia strutturale dell’edificio preesistente.
Si tratta di un processo di decostruzione mirato che prevede il riutilizzo di una maggior quantità possibile di calcestruzzo di cui era composto il vecchio Hotel Michelangelo. Un processo sia sostanziale che formale: da un lato abbraccia un sistema circolare per l’impiego di materie prime già prodotte, d’altro canto vuole mitigare gli effetti delle emissioni di gas serra, aprendo al riciclo e all’economia circolare dell’Urban Mining.
Per il Comune di Milano si prevede un incasso di 4,2 milioni di euro di oneri di urbanizzazione che saranno utilizzati per i cantieri delle Olimpiadi.