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Nei giorni del Festival della Canzone Italiana a Sanremo sono in tanti a chiedersi perché questo comune della Riviera di Ponente viene soprannominata la “città dei fiori“. Perché Sanremo si chiama così?
Scopriamo come nasce questa tradizione nella città simbolo della musica italiana.
Sanremo, la città dei fiori: perché viene chiamata così?
Grazie a un clima favorevole e ad una lunga tradizione, Sanremo è da sempre nota per essere la città dei fiori.
Non a caso, possiamo ammirarli ogni anno anche sul palco dell’omonimo Festival. In effetti, l’economia della Riviera dei Fiori e della provincia di Imperia, di cui fa parte la famosa città, è incentrata proprio sulla tutela del verde pubblico.
I fiori di Sanremo vengono esportati in tutto il mondo e fra le coltivazioni più importanti troviamo quella di garofani, rose e di verde ornamentale.
Perché Sanremo è famosa per i fiori
La località ligure è divenuta celebre per i fiori grazie ai produttori locali che fecero conoscere i loro prodotti.
La nascita della fioricoltura nella zona risale al 1856, quando uno scrittore parigino, Alphonse Karr, iniziò la sua attività di commercio di fiori spostandosi in treno da Nizza (un tempo italiana) e Parigi.
Pochi anni dopo, sull’attuale Corso Matteotti di Sanremo (poco lontano da “La Pigna”, il centro storico tutto da scoprire), sorse un negozio di profumi gestito dal creatore dell’essenza di violetta di San Remo.
Fu solo nel 1874, però, che nacque la prima vera e propria ditta di fiori con tanto di esportazione, che produceva un centinaio di rose al giorno.
Successivamente, nacquero i primi stabilimenti e, nel 1914, a Sanremo nacque il primo mercato dei fiori.
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