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Quali sono le prossime novità previste per lo smart working?
Nel Dl Aiuti Bis dello scorso 4 agosto, il Governo non ha discusso della proroga fino al 31 agosto del diritto al lavoro agile, per i soggetti fragili e per i genitori con figli sino a 14 anni di età.
Resta la doppia semplificazione sino al 31 agosto
Ad essere approvata, con la conversione del decreto Semplificazioni (Dl 73/2022), la modalità di comunicazione dello smart working al ministero del Lavoro. Tenendo conto della normativa legata alla pandemia, è possibile utilizzare, fino al 31 agosto, due semplificazioni in tema di lavoro agile:
- impiegare il lavoro agile, senza sottoscrivere gli accordi individuali, lasciando al datore di lavoro il potere di scegliere come e quando farvi ricorso (in deroga alla legge 81/2017);
- avere la facoltà di usare procedure veloci, per la comunicazione al portale del ministero del Lavoro delle informazioni concernenti l’attivazione del lavoro agile.
Su quest’ultimo punto, c’è una modifica: l’articolo 41-bis del Dl 73 modifica l’articolo 23 della legge 81/2017, fissando che dal 1° settembre 2022 non ci sarà più l’obbligo di comunicazione dell’accordo individuale.
Da tale data, benché sia conclusa la proroga emergenziale, il datore di lavoro può decidere ancora di comunicare in via telematica al ministero del Lavoro i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile.
I dati comunicati dovranno essere resi disponibili all’Inail, secondo l’iter previsto dal codice dell’amministrazione digitale.
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Cosa accade in caso di mancata comunicazione?
In caso di mancata comunicazione, è prevista una sanzione dall’articolo 19, comma 3, del Dlgs 276/ 2003 (da 100 a 500 euro, per ciascun lavoratore interessato).
Come sarà gestito lo smart working dal 1° settembre?
Dal 1° settembre, le aziende che vorranno mantenere il lavoro agile non potranno più farlo unilateralmente, ma dovranno siglare con i lavoratori un accordo, seguendo i requisiti dettati dalla legge 81/2017.