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Il Superbonus 110% resta argomento molto discusso in questi giorni: prima di tutto per la scadenza appena superata, quella del 25 novembre. Entro questa data infatti era possibile presentare le Cilas per sfruttare la detrazione del 110% anche sulle spese effettuate nel 2023.
Chi non ha fatto in tempo vedrà scemare la possibilità di interventi con massima agevolazione e dovrà accontentarsi del 90% come deciso dal Governo, nel decreto Aiuti quater.
È la svolta dunque di una agevolazione fiscale che ha ribaltato le sorti del settore edile degli ultimi anni.
A fare i conti del giro di affari mosso dal Superbonus è il Cna Lombardia che ha analizzato i dati al 31 ottobre 2022.
Dati Cna Lombardia sui cantieri in Superbonus
Al primo posto la Lombardia è la regione italiana con più interventi avviati, oltre 50.000 al 31 ottobre 2022, a seguire ci sono il Veneto con 40.095 e il Lazio con 28.230.
Il Lombardia gli edifici unifamiliari rappresentano il 52% del totale degli interventi, mentre il valore complessivo degli interventi ammessi in Lombardia al Superbonus 110% ammonta a 9,2 miliardi di euro.
Il valore accresce grazie agli interventi nei Condomini che rappresentano il 48 % dei cantieri aperti in Lombardia per lavori di riqualificazione energetica.
I dati sugli investimenti Superbonus in Lombardia
- Il valore medio degli investimenti ammessi in detrazione è stato di 184mila euro, contro una media nazionale di 168mila in Italia.
- I condomini da soli coprono il 48% del valore complessivo dei lavori, si superano abbondantemente i 650mila euro.
- I cantieri completati in Lombardia si attestano sul 73,3% del valore degli investimenti: un valore superiore alla media nazionale che resta sotto il 70%.
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La crisi del Sistema Casa Lombardia: cosa sapere?
Nonostante i dati forniti da Cna possano sembrare positivi e nonostante il Superbonus abbia in qualche modo trainato la ripresa del settore e anche la crescita del Pil nazionale in questi ultimi due anni, resta però incerto il futuro del Sistema Casa Lombardia.
Ne parla il presidente di Cna Costruzioni, Fausto Franchi, sottolineando che il Sistema Casa lombardo ha registrato a settembre 2022 una importante flessione rispetto all’anno scorso. In media la flessione è stata di meno 2100 (-1,5%), sia nelle produzioni legate all’edilizia (-2,9%), sia nel comparto delle costruzioni (-1,3%). In linea invece il dato rispetto all’anno 2020 con un +0,4%.
Le imprese attive nel Sistema Casa in Lombardia a settembre 2022 ammontano a 143.286 unità, pari al 17,5% del totale regionale, con il comparto più significativo che resta quello dei lavori specializzati che include l’installazione di impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento, le opere di tinteggiatura e posa in opera di infissi e rivestimenti.
Quali sono le cause della crisi del Sistema Casa Lombardia?
Continua Franchi a indirizzare sulle possibili cause di questa crisi preoccupante del Sistema. Tra le cause il blocco della cessione dei crediti, il nuovo cambiamento delle regole con il decreto Aiuti quater, l’obbligo di certificazione Soa ma anche le distorsioni del mercato.
In merito all’obbligo di certificazione Soa va sottolineato infatti che serve per tutelare i committenti e va eseguito da imprese per appalti importanti.
Con l’aumento esponenziale di cantieri si è verificata il caso delle aperture boom di imprese non sempre provviste dei requisiti necessari.
Le pmi nate per rispondere all’esigenza dettata dalle complessità burocratico-amministrativo, si sono trovate impreparate e ora dovranno risolvere il nodo dei cassetti fiscali pieni con il timore che portino in fondo anche altre imprese, più grandi e sane, rischiando di chiudere per eccesso di credito non esigibile.
Il nuovo bonus edilizia al 90%: gli effetti sul mercato immobiliare
Il nuovo incentivo ridotto al 90% probabilmente riuscirà a riportare la situazione dinamiche più normali, meno speculative anche se porterà minori opportunità per i condomini di provvedere all’efficientamento energetico.