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In questi giorni si continua a discutere dei bonus edilizi e in particolare del Superbonus 110%. Ma a prescindere da ciò, è interessante affrontare un altro tema, messo per altro di recente in luce anche da IlSole24Ore.com: che cosa succede se gli interventi agevolati vengono conclusi dopo la scadenza della maxi agevolazione? Si perde il diritto alla detrazione? E nel caso in cui ci si avvalga dell’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito in merito allo stato di avanzamento dei lavori (Sal)?
Ecco le risposte fornite direttamente dal Ministero dell’Economia.
Le scadenze per i lavori agevolati con il Superbonus
L’onorevole Gian Mario Fragomeli ha formalizzato alcuni dubbi nel corso di un’interrogazione in Commissione Finanze. Nello specifico, ha chiesto che cosa succede nel caso in cui un contribuente paghi gli acconti in linea con gli stati di avanzamento lavori (che per legge non devono essere inferiori al 30%), ma senza riuscire a portarli a termine prima della scadenza del Superbonus 110%. Dovrà restituire le agevolazioni sugli acconti corrisposti?
La risposta del Ministero è stata chiara: la data in cui vengono ultimati i lavori è indifferente. E ciò vale sia per coloro che usufruiscono direttamente dell’agevolazione sia per chi si avvale delle opzioni alternative della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Sanzioni se i lavori non vengono conclusi
Attenzione però. Il fatto che la legge non stabilisca un termine entro cui bisogna per forza concludere i lavori non significa che questi possano prolungarsi all’infinito. Spetta all’Agenzia delle Entrate effettuare i controlli: qualora constati che l’intervento per cui si è goduto del Superbonus non è stato portato a compimento (o non soddisfi i requisiti richiesti dalla norma), la detrazione dovrà essere risarcita e verranno anche applicati interessi e sanzioni.