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Attualmente i numeri dei crediti dei bonus edilizi incagliati ammontano a indicativamente 30 miliardi di euro. Andiamo a vedere di seguito qual è la soluzione avanzata dall’Ance.
Superbonus: la situazione, gli ultimi dati e una possibile soluzione
Di recente, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha affermato che la spesa per lo Stato è stata due volte maggiore rispetto a quella prevista in un primo momento. Nel dettaglio, si è passati da 35 miliardi a una stima pari a 67,12 miliardi e per il bonus facciate da una spesa prevista di 5,9 miliardi a fronte di 19 miliardi.
Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, avanza una possibile soluzione, ovvero “quella di acquistare questi crediti da parte di società partecipate dei crediti d’imposta”. Prosegue poi affermando che “famiglie e imprese sono con l’acqua alla gola e alcuni soggetti ne stanno approfittando offrendo il 50% per il credito”.
Quali banche hanno riaperto la cessione del credito 110?
Per quanto riguarda Poste ed Enel X, queste non hanno riaperto i canali per acquistare i crediti fiscali e anche le banche attive risultano essere ancora poche. Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno riaperto il mercato della cessione, mentre Crédit Agricole si sta attivando per cedere i crediti già acquistati alle controparti.
Detrazione al 110%: quali sono le regole in vigore?
Al momento, la detrazione al 110% riguarda le abitazioni indipendenti che erano riuscite a terminare almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022; per quanto riguarda, invece, i condomini l’aliquota al 110 può essere ottenuta con delibera e Cilas antecedenti il 25 novembre 2023. Chi rientra in queste ipotesi può beneficiare dello sconto in fattura, così come chi ha consegnato la Cilas entro il 31 dicembre 2022 con delibera assembleare precedente al 25 novembre.
Se la Cilas o la delibera risultano essere posteriori rispetto alle date di cui sopra ma eseguite entro il 16 febbraio 2023, il superbonus scende al 90% ed è possibile effettuare la cessione del credito. Se posteriori al 16 febbraio non si può fare la cessione del credito.
Per quanto riguarda i lavori in condominio non conclusi entro il 31 dicembre prossimo, la detrazione corrisponde al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Il superbonus rimane fino al 31 dicembre 2025 per i lavori effettuati in comuni coinvolti da eventi sismici e alluvioni.
Il Superbonus e la detrazione in 10 anni
Le detrazioni riguardanti le spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, possono essere spalmate in dieci quote annuali dal periodo d’imposta 2023.