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Con la legge di Bilancio sono stati confermati praticamente tutti i bonus edilizi previsti per coloro che apportano migliorie alla propria casa. Tuttavia è necessario prestare molta attenzione ad alcuni cambiamenti, soprattutto a quelli introdotti dal decreto Antifrodi e dal decreto Sostegni ter che vanno a impattare sulle regole di cessione del credito. Vediamo insieme le principali novità del 2022.
Credito di imposta: si può cedere una sola volta
Il decreto legge n.157/2021, il cosiddetto decreto Antifrodi, ha introdotto la necessità di richiedere un visto di conformità da parte di un professionista abilitato in caso di cessione del credito, come vi abbiamo spiegato in un precedente articolo.
Il decreto Sostegni ter, inoltre, ha previsto un’ulteriore stretta per evitare imbrogli e ha stabilito che il credito d’imposta può essere ceduto una sola volta (a meno che la cessione non sia avvenuta prima del 7 febbraio 2022). Gli esperti ritengono che il provvedimento farà aumentare i controlli da parte delle banche sui contribuenti che optano per questa soluzione.
Detrazione del 75% per rimuovere le barriere architettoniche
Un’altra importante novità è l’introduzione del Bonus sulle barriere architettoniche che vi abbiamo descritto dettagliatamente qui. In pratica si tratta una detrazione dall’imposta sui redditi lorda pari al 75% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Le altre novità in materia di Bonus per la casa
I principali bonus edilizi sono stati confermati, come abbiamo illustrato nelle scorse settimane, ma con alcune novità. Ecco le principali:
- Bonus mobili: il tetto di spesa è stato abbassato a 10mila euro dai 16mila del 2021. Nel 2023 e nel 2024 il tetto scenderà a 5mila.
- Bonus facciate: prorogato solo per il 2022 e detrazione scesa dal 90% al 60%.
- Superbonus 110%: confermati platea dei destinatari, aliquote e termini per potervi accedere. Cambia solo il calendario: 31 dicembre 2022 per le case indipendenti; 31 dicembre 2025 per condomini; edifici plurifamiliari e case popolari, ma con aliquote che passano dal 110% al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.