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L’Albero della Pagoda, pur non essendo autoctono dell’Europa, cresce molto bene anche nel nostro Paese, e per alcune sue caratteristiche è diventato una delle specie più presenti nelle città italiane.
Vediamo che cos’è l’albero della Pagoda, quando fiorisce e di quali cure ha bisogno per crescere al meglio.
Che cos’è l’Albero della Pagoda e quali sono le sue caratteristiche
Questo albero, il cui nome scientifico è Sophora Japonica, è originario dell’Asia tropicale e appartiene alla famiglia delle Acanthaceae. Pur non essere originario dell’Europa, si è adattato bene, tanto che oggi è uno dei tipi di alberi più comuni in città.
Esso è particolarmente resistente all’attacco degli insetti, alla siccità e ai gas inquinanti. L’albero della pagoda può raggiungere i 6 metri di altezza e alcune tipologie possono arrivare a più di 20 metri.
Questa pianta presenta foglie esagonali o a forma di rombo, che possono essere rosse, arancioni o gialle a seconda della stagione, e che hanno un diametro di circa 15 centimetri.
Quando fiorisce l’Albero della Pagoda
Per quanto riguarda la fioritura, l’albero della pagoda inizia a fiorire verso la metà di agosto: i fiori sono bianchi, talvolta rosa, e durano circa 30 giorni. Essi hanno una forma molto particolare, simile a quella di una farfalla, e raggiungono i 15-30 centimetri di diametro.
Dopo un mese i fiori si trasformano in piccoli baccelli di semi. Va tenuto presente che l’albero comincia ad avere una fioritura intorno ai 10 anni di età.
Come prendersi cura dell’albero della pagoda
Questa pianta, oltre a essere presente nei parchi cittadini, può essere tranquillamente piantata nel giardino di casa. Dal momento che esso è molto resistente, la sua coltivazione non è difficile.
Va tenuto presente che l’albero della pagoda ha bisogno di un terreno ricco che abbia un PH acido e che sia ben drenato. Inoltre, va piantato in una posizione esposta al sole.
Per via della sua resistenza alla siccità e al calore, l’irrigazione va effettuata con moderazione.