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Il letto a castello è pratico, un’ottima soluzione salvaspazio per la casa. A volte è il rifugio per molti bambini a cui piace dormire insieme, nella stessa stanza, ma come è nato? Qual è l’origine del letto a castello?
Per rispondere a questa domanda bisogna fare un tuffo nella storia più antica e in quella recente, affidandosi a reperti, incisioni e fotografie. Proviamo a ripercorrerla.
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Chi ha inventato il letto a castello?
Non è facile rispondere a questa domanda, perché spesso le soluzioni per la casa e per la vita quotidiana, sono nate un po’ per caso, a volte per sbaglio.
La casa accompagna da secoli l’evoluzione della vita, delle organizzazioni della società e della famiglia, ma anche del progresso nel campo della salute e del benessere. Per ricostruire l’origine del letto a castello possiamo percorrere alcune tappe, dalla storia più antica ai tempi moderni.
Ecco alcune pillole sintetiche e in ordine cronologico:
Il letto a castello in epoca Egizia
Dai disegni e dai geroglifici degli Antichi Egizi si può risalire a quelle che appaiono come prime forme di letto a castello.
Da alcuni ritrovamenti archeologici di schizzi e incisioni, si notano dei manufatti che sembrano letti o triclini, con dei gradini ai piedi per arrivare in cima. Sotto si può notare uno spazio che sembra appositamente lasciato per far dormire un’altra persona.
Probabilmente quel secondo spazio sottostante era riservato agli schiavi o ai componenti meno importanti della famiglia.
Il letto a castello nell’Europa dell’Ottocento
Nella prima metà dell’Ottocento cominciano a circolare le prime fotografie. In uno scatto realizzato in Europa si può vedere una specie di letto a castello incassato in un armadio di legno, con una branda al piano rialzato chiusa dalle tendine, e un secondo letto sottostante.
Il piano superiore sembra riservato ai signori padroni facoltosi, mentre il letto sottostante è per il servitore ritratto nella foto.
Il letto a castello da caserma militare
Nel Novecento molti uomini erano obbligati alla leva militare. Ancora oggi l’immaginario collettivo è legato al ricordo dei letti a due piani incastrati nelle camerate delle caserme militari. Anche quel contesto, il letto a castello poteva configurarsi come uno strumento gerarchico utilizzato per la disciplina.
Il letto di sotto veniva solitamente riservato alle matricole o ai commilitoni più robusti. I letti a castello dell’epoca non erano strutturati e stabili come quelli in commercio oggi.
Il letto a castello a tre piani
Le portaerei da guerra francese Clemenceau ha navigato dal 1961 al 1997, anno in cui è stata ormeggiata per sempre e disarmata.
Una fotografia delle cabine interne mostra un letto a castello con materasso sottile, a tre piani, dove venivano stipati i commilitoni che sorvegliavano sui test nucleari dell’epoca e sulla sicurezza dei traffici commerciali nel Pacifico e nel Mediterraneo.
Il letto a castello in una varietà di contesti
La cabina della portaerei Clemenceau è solo uno dei tanti documenti dell’epoca del secondo dopoguerra.
Infatti, i letti a castello a due o tre piani della seconda metà del Novecento hanno rappresentato la soluzione pratica in tantissime situazioni provvisorie di accampamento o di fortuna. Li ritroviamo:
- nei vagoni letto ferroviari (in Italia si ricordano le iconiche cuccette degli Intercity notte delle ex Ferrovie dello Stato);
- nei rifugi di montagna;
- nei dormitori per senzatetto o accampamenti allestiti per ospitare più persone dopo un terremoto o eventi calamitosi;
- nei campi estivi per bambini;
- nelle celle delle prigioni;
- negli studentati e residenze per studenti;
- negli ostelli per la gioventù;
- in alloggi economici.
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Come è nato il letto a castello?
Come abbiamo visto in precedenza, non è molto facile stabilire come sia nato il letto a castello. Dai ritrovamenti storici appare evidente che questa soluzione per il riposo sia nata soprattutto:
- per motivi pratici, per recuperare spazio in caso o trovare una soluzione pratica durante i viaggi lunghi o le missioni militari all’estero;
- per motivi funzionali, ad esempio per ristabilire una gerarchia nell’organizzazione della famiglia).
Oggi, i nuovi materiali, le tecnologie e il mondo del design, offrono soluzioni per letti a castello sempre più comodi, sicuri, resistenti, ergonomici, facili da trasportare, adatti a qualsiasi tipo di stanza, grande o piccola che sia.