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L’unione fa la forza. Lo sanno bene Anversa e Bruges che, unendo i propri porti, hanno dato vita a un grande hub di rilievo a livello europeo. I due porti si sono appena fusi in un’importantissima unione societaria e operativa, che raccoglie ora al suo interno 75.000 dipendenti e ha un valore aggiunto pari a 20 miliardi di euro, equivalente al 4,5% del Pil belga.
Entrambi collocati in Belgio e distanti fra loro 90 chilometri, i due porti sono specializzati in settori differenti:
- quello di Anversa concentra le sue attività nel settore dell’export, gestendo container e prodotti chimici;
- quello di Zeebruges – questo il nome della località portuale appartenente alla municipalità di Bruges – rappresenta un centro di rilievo per il trasporto dei veicoli e per il trasbordo di gas naturale.
Nasce il porto più importante d’Europa
Questa fusione accresce l’importanza dei due porti, che diventano ora il centro portuale più importante di Europa.
L’export gestito da queste due realtà interessa ogni anno più di 145 milioni di tonnellate di merci. Grande soddisfazione emerge dalle parole di Dirk De Fauw, sindaco della città di Bruges e vicepresidente della neonata società: «Sono convinto che questa fusione comporterà una crescita sostenibile dell’attività economica e dell’occupazione in entrambe le sedi e rafforzerà la reputazione internazionale delle Fiandre nel mondo. Insieme siamo più forti».
Gli obiettivi
Tra gli ambiti da rafforzare sicuramente quello della chimica e in particolar modo quello del trasporto dell’idrogeno. Il nuovo hub punta ad assumere un ruolo chiave nell’importazione di idrogeno verde, a bassa emissione di carbonio, con l’obiettivo da raggiungere di 157 milioni di tonnellate l’anno.
La base da cui partire è ottima: ad oggi, Anversa è infatti il primo polo chimico in Europa, e tra i primi nel mondo. Il porto di Anversa possiede 720 chilometri di gasdotti, che riforniscono l’intero hinterland ed è sempre in città che si trovano le maggiori imprese chimiche e petrolifere internazionali.
In una nota del Porto di Anversa si legge che “per massimizzare il valore aggiunto di questa operazione, bisognerà sviluppare e utilizzare al meglio l’inter-connettività tra i due hub del mare. Il trasporto delle merci su rotaia, che collega i due siti logistici, sarà accentrato e il traffico dell’estuario (con le navi che hanno rotte interne verso il Mare del Nord) sarà ottimizzato. Anche i collegamenti con gli oleodotti sono sulla lista delle priorità. L’ambizione è che il porto di Anversa-Bruges diventi il primo porto al mondo a conciliare economia, persone e clima”.
Le opportunità per l’Italia
Questa importante fusione può avere conseguenze positive anche per il nostro Paese.
L’Italia potrebbe rappresentare uno snodo importante per far arrivare la merce proveniente via mare dal Medio Oriente, che poi potrebbe essere trasportata su rotaia verso Nord. Inoltre, tra le più recenti iniziative vi è un collegamento ferroviario tra Trieste e Anversa.