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Il blocco degli sfratti è costato ai Comuni circa 115 milioni di euro in IMU non incassata. Ora il Governo stanzia delle risorse per compensare la mancata entrata dell’Imposta Municipale unica. La prima tranche di ristori è partita il 19 ottobre.
Blocco degli sfratti: gli aiuti del Governo
Tra le conseguenze del blocco degli sfratti, misura entrata in vigore con l’emergenza Covid-19, c’è appunto l’esenzione per i proprietari di casa dal pagamento delle rate IMU se questi hanno ottenuto una convalida di sfratto per morosità dell’inquilino sia entro il 28 febbraio 2020, sia successivamente.
Ecco quindi che a “rimetterci” sono stati i Comuni, con perdite che ammontano ai già citati 115 milioni di euro. È del 19 ottobre la prima tranche di aiuti dal Governo ai Comuni, a compensazione dell’IMU non incassata: 34,5 milioni di euro. Per l’anno in corso è previsto un nuovo decreto, che assegnerà i restanti 80,5 milioni.
Dove sono destinati i ristori
Secondo il report del Centro Studi enti locali per Adnkronos, il 47,4% delle risorse è destinato al Nord Italia, mentre alle regioni del Centro va il 27,3% dei ristori, Sud e Isole avranno il 25,4% del totale. A ricevere la somma più consistente è la città di Roma che riceverà circa 6 milioni euro. Segue Milano, con poco più di 3 milioni di euro, e Bari con circa 2 milioni di euro.
Blocco degli sfratti fino al 31 dicembre
Il blocco degli sfratti resta in vigore sino al 31 dicembre 2021, data prevista per la fine di questa misura di emergenza stabilita dal Governo per fronteggiare la pandemia. Sino a fine anno, quindi, i proprietari degli immobili non rientreranno in possesso dei loro beni immobili.
In questo ulteriore approfondimento viene spiegato in quali casi è prevista l’esenzione del pagamento IMU 2021.