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Nel momento in cui un immobile viene sottoposto a una procedura forzata di vendita si può agire a favore del venditore, a patto che sussistano determinate condizioni. Vediamo cosa sapere per bloccare un’asta immobiliare.
Ecco quando una casa viene messa all’asta
Una casa viene messa all’asta in seguito al pignoramento, che viene richiesto dal creditore che intende recuperare il denaro erogato. Il pignoramento dell’immobile avviene mediante l’intervento delle autorità preposte che, in seguito alla mancata corresponsione dei pagamenti dovuti, prendono in carico la pratica. In questo quadro, la banca revoca il mutuo e richiede l’intera restituzione dell’importo prestato con il pignoramento immobiliare.
Come bloccare un’asta immobiliare?
Le vie percorribili per bloccare un’asta immobiliare sono le seguenti. Vediamole nel dettaglio:
- trovare un accordo con la banca;
- la procedura di saldo e stralcio immobiliare offre ai creditori il pagamento di una somma di denaro inferiore a quella dovuta, per saldare e stralciare il debito di partenza e liberando l’abitazione;
- dopo quattro aste con mancata partecipazione, c’è uno stop al pignoramento immobiliare che si estingue una volta per tutte;
- in alcuni casi ci si può affidare alla discrezionalità al giudice che può estinguere la procedura. Questo può avvenire nel caso in cui il prezzo è sceso a tal punto da non soddisfare le aspettative della banca ed è così basso che comporta delle spese eccessivamente onerose per il debitore;
- una quinta soluzione per impedire la vendita dell’immobile pignorato è rappresentata dal recente provvedimento emanato dal tribunale di Palermo. Nello specifico, il debitore che si è visto pignorare la casa può rifarsi alla rinegoziazione del mutuo in essere, cioè un finanziamento, con surroga nella garanzia ipotecaria esistente, a una banca terza. La somma in oggetto dovrà pertanto essere impiegata esclusivamente per estinguere il mutuo già in essere e questa alternativa può essere intrapresa a patto che sussistano determinate condizioni.
Tra queste è necessario che l’ipoteca sia riferita a un immobile non di lusso che costituisce abitazione principale per tutta la durata della procedura esecutiva. Oltre a ciò, il debito complessivo non deve essere superiore a 250.000 euro e l’importo offerto deve essere pari al minor valore tra il debito per capitale e interessi e il 75% del prezzo base della successiva asta. Per quanto riguarda le tempistiche, la restituzione dell’importo rinegoziato o finanziato deve avvenire con una dilazione non inferiore a dieci anni e non superiore a trenta anni dalla data di sottoscrizione.