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L’IMU (Imposta municipale propria) è la tassa destinata ad ogni cittadino che risulta intestatario di una casa di proprietà all’interno di un determinato territorio comunale.
Le aliquote che determinano la cifra esatta del versamento vengono modulate anno per anno da parte degli uffici municipali di competenza. Il Comune è anche il beneficiario del pagamento effettuato dai singoli proprietari delle abitazioni, che ricevono i bollettini da parte dei funzionari incaricati nei due momenti dell’anno prestabiliti (coincidenti con le due rate in cui è suddiviso l’importo annuo dell’IMU).
Capita, però, che i proprietari di case e appartamenti del nostro Paese siano individui residenti all’estero. In questo caso, come devono pagare l’IMU i cittadini che vivono fuori dai confini nazionali?
Pagamento dell’IMU per i città residenti all’estero: tutto quello che c’è da sapere
Come pagano l’IMU i residenti all’estero? Ecco le informazioni necessarie per il pagamento dell’IMU per i cittadini residenti all’estero e come comportarsi per evitare che vengano emesse multe e contravvenzioni.
Esistono diversi canali tramite cui è possibile saldare l’IMU per i cittadini residenti all’estero:
- versamento tramite l’utilizzo del modello F24, emesso dall’Agenzia delle entrate;
- pagamento tramite bonifico, effettuabile sia presso lo sportello bancario, sia tramite il servizio di internet banking (inserendo i dati catastali e immobiliari resi noti dagli uffici municipali competenti);
- pagamento tramite la piattaforma PagoPA.
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Esistono sconti e agevolazioni nel pagamento dell’IMU per i cittadini italiani residenti all’estero?
Proprio come per i soggetti che risiedono sul nostro territorio nazionale, anche per i cittadini iscritti all’AIRE (l’Anagrafe per gli italiani residenti all’estero) esiste la possibilità di fruire di un’esenzione del 50% per il pagamento dell’IMU, qualora l’immobile di proprietà a cui si riferisce venga considerato tra gli edifici fatiscenti o diroccati.
Per verificare lo stato di integrità dell’abitazione in oggetto, i tecnici comunali predispongono una verifica da parte degli esperti assunti dal Comune, che si recano sul posto per validare (o respingere) l’inserimento dell’immobile nell’elenco di quelli ritenuti in cattive condizioni.