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Il bonsai ginseng, conosciuto anche come Ficus microcarpa, è una pianta affascinante e ricercata dagli appassionati di bonsai. Le sue caratteristiche distintive sono le radici aeree contorte e ramificate, che gli conferiscono un aspetto antico e saggio, al punto da essere considerata, a Oriente, una pianta della saggezza, qualità che va curata e preservata per vederla “invecchiare” in salute anche in casa. Ecco come accudire questa pianta “anziana e saggia” e cosa fare quando perde le foglie.
La storia del bonsai ginseng
Le origini di questa pianta si intrecciano con la storia millenaria dell’arte del bonsai in Cina e in Giappone. Il bonsai ginseng ha acquisito popolarità in Occidente a cominciare dal XX secolo, grazie soprattutto alla sua bellezza e alla sua relativa facilità di cura, che lo rendono un bonsai adatto a vivere nelle nostre case.
Ma prima ancora che arrivasse qui, come tante tipicità orientali che hanno trovato facile corridoio nella Via della Seta, il bonsai ginseng veniva coltivato come albero in miniatura nella Cina imperiale de VI secolo d.C. Mentre in Giappone, l’arte del bonsai si sviluppò a partire dal XII secolo d.C., traendo ispirazione dalla cultura buddista e zen.
Cosa significa regalare un bonsai ginseng?
Il nome “ginseng” deriva dal cinese “ren shen“, che significa “radice dell’uomo”. Infatti, le radici aeree della piantina sono spesso paragonate alle gambe di un uomo, quindi alla solidità e alla saggezza. Ma questa pianta ha portato in Occidente forti connotazioni e identità simboliche.
Per il culto indiano è ancora oggi importante regalare una pianta di Ficus Ginseng perché segno di buon auspicio e augurio di lunga vita. La saggezza della pianta è un valore positivo che richiama benessere e longevità.
A distanza di molti secoli, è a oggi uno dei bonsai più diffusi e apprezzati al mondo. La sua bellezza e il suo simbolismo lo rendono un regalo perfetto per gli appassionati di natura e di arte.
Come è fatto il bonsai ginsegn
Esistono diverse specie di bonsai ginseng, tra cui quella Chokkan (dal tronco dritto) e quella Moyogi (dal tronco inclinato).
Nei mercati occidentali e negli shop online, sono disponibili anche diverse varietà di bonsai ginseng. Tra le più diffuse c’è il Ficus microcarpa con caratteristiche particolari, come la dimensione delle foglie e il colore del fusto. Le foglie sono importanti per monitorare lo stato di salute della pianta che decidiamo di collocare in casa.
La specie Ficus microcarpa è originaria dell’Asia meridionale e orientale, e si presenta per le seguenti caratteristiche:
- radici aeree scoperte che si sviluppano in modo contorto e ramificato;
- fusto flessibile e resistente;
- foglie piccole e lucide.
Dove posizionare il bonsai ginseng
La pianta predilige la luce solare intensa, ma indiretta. Gli esperti vivaisti raccomandano di posizionare la pianta vicino a una finestra luminosa, ma non esposta al sole diretto. Durante l’estate può essere spostata all’aperto in un luogo ombreggiato.
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Come si innaffia il bonsai ginseng
L’annaffiatura è un aspetto fondamentale per la cura del bonsai ginseng. Questa pianta è come un dente dalle radici scoperte. Il terreno è come la gengiva che si ritira, perciò le radici vanno toccate con delicatezza.
Bisogna innaffiare la pianta solo quando il terreno è completamente asciutto, immergendo il vaso in acqua per alcuni minuti e lasciando poi scolare l’eccesso. In media, occorre:
- Una annaffiatura ogni 7-10 giorni in estate;
- Una annaffiatura ogni 15-20 giorni in inverno.
Come prendersi cura di un bonsai
Il bonsai ginseng necessita di un terreno ben drenato e specifico per bonsai, da acquistare nei negozi o nei reparti dedicati alle piante. È importante utilizzare un terriccio di alta qualità che permetta alle radici di respirare e di drenare l’acqua in eccesso.
Durante la stagione di crescita (che corrisponde all’autunno e alla primavera), il terriccio va fertilizzato con composti specifici per bonsai, da diluire in acqua, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione del fertilizzante.
Inoltre, il bonsai ginseng va rinvasato ogni 2-3 anni, in primavera, utilizzando un vaso leggermente più grande del precedente. Durante il rinvaso, è importante fare attenzione alle radici per non danneggiarle.
La potatura è un’operazione importante per mantenere la forma del bonsai ginseng. La potatura va effettuata in primavera, utilizzando forbici affilate e disinfettate, proprio come quando bisogna curare un dente con la giusta delicatezza e gli strumenti ben igienizzati.
Il mio bonsai ginseng perde foglie, cosa fare?
La caduta delle foglie del bonsai ginseng può essere causata da diversi fattori, tra cui:
- Scarsa illuminazione: se la pianta non riceve abbastanza luce solare, le foglie possono ingiallire e cadere;
- Acqua eccessiva o insufficiente: anche annaffiare troppo o troppo poco il bonsai può causare la caduta delle foglie;
- Terreno non adatto: un terreno di scarsa qualità o non drenato correttamente può danneggiare le radici del bonsai e causare la caduta delle foglie;
- Parassiti o malattie: alcune malattie o parassiti possono attaccare il bonsai ginseng e causare la caduta delle foglie.
Se il bonsai ginseng perde le foglie, è importante identificare la causa del problema tra quelle suesposte, e intervenire correttamente. In alcuni casi, potrebbe essere necessario consultare un esperto di bonsai per ottenere una diagnosi e un trattamento adeguati.
Con un po’ di cura e attenzione, il bonsai ginseng può prosperare in casa per molti anni e diventare un vero e proprio capolavoro di miniatura.