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Ecco la vertenza affrontata dal Tribunale di Sassari nella sentenza n.924 del 19 settembre 2022. L’oggetto è una fattura di 10.955 euro del 2019 riferita al periodo d’utenza compreso tra il 7-2-2002 e il 14-11-2018. Vediamola.
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Fattura dell’acqua esagerata: il caso in esame
Il titolare di un’utenza idrica ,situata all’interno del all’interno del suo alloggio, ha fatto ricorso al Tribunale di Sassari per aver ricevuto una fattura a saldo di 10.955 euro per consumi idrici, servizi di fognatura e depurazioni relative al periodo compreso tra il 7-2-2006 e il 14-11-2018.
L’utente lamenta che il gestore in 12 anni aveva emesso soltanto due fatture e spiega che una volta ricevuta la fattura ha proceduto a controllare se il suo impianto idrico e quello del condominio avessero perdite. Esclusa la presenza di perdite spiega di aver contestato la somma pretesa sia per l’abnormità dei consumi sia per la prescrizione quinquennale dei consumi compresi tra il 7-02-2006 e il 22-02-2014 invitando l’ente gestore al ricalcolo del dovuto.
L’ente gestore non ha dato nessuna risposta e anzi ha inviato un primo sollecito di pagamento con preavviso di sospensione della fornitura.
Spiega di aver ricalcolato la somma dovuta all’ente gestore eliminando i crediti prescritti e facendo riferimento al consumo effettivo, arrivando all’importo di euro 1.536 da cui andava tolta la nota di credito di 187,67 euro, quantificando in euro 1.348.
L’utente lamenta anche il comportamento del gestore che a fronte del mancato pagamento dell’importo richiesto – e in gran parte non dovuto- minacciava di sospensione del servizio e non aveva rispettato la cadenza delle letture e delle fatturazioni dei consumi.
Il giudizio
Il tribunale ha confermato la prescrizione del periodo d’utenza compreso tra il 2002 e il 2018, incontestabile in mancanza di atti interruttivi.
Per questo motivo dall’importo complessivo va dedotta la somma di 5.891. Dalla somma pretesa dal gestore va anche sottratta quella di euro 1.348 che è stata pagata con bonifico bancario. L’importo ancora a debito dall’utente ammonta a 3.715 euro.
Riguardo alla mancata lettura periodica e relativa fatturazione, l’utente che non riceve periodicamente la fattura è tenuto ad accertarne le cause e a segnalare l’omessa ricezione al gestore.