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Come per i cittadini riconosciuti da uno Stato esiste l’atto di nascita, per gli edifici e gli immobili costruiti in un dato territorio esiste il cosiddetto atto di provenienza. È questo uno dei documenti più importanti di cui occorre dotarsi nel momento in cui si decide di vendere o comprare una casa o un appartamento.
Nello specifico, l’atto di provenienza possiede la particolarità di indicare al proprio interno la titolarità della struttura: in sostanza, è qui che viene indicato il soggetto – sia esso pubblico o privato, singolo o collettivo – proprietario dell’immobile.
Vediamo tutti i dettagli su questa tipologia di documento.
A cosa serve e quali informazioni contiene l’atto di provenienza?
Nell’ambito di una compravendita immobiliare, entrambe le parti in causa hanno interesse a venire in possesso dell’atto di provenienza. In particolare:
- l’acquirente ha l’esigenza di consultare il documento per sapere a chi è intestato e per capire se il proprietario è unico o se vi sono diversi soggetti coinvolti;
- allo stesso tempo, il venditore ha interesse a mostrare l’atto di notorietà per certificare la sua titolarità sul bene, così da non dover dividere con nessun altro il possibile introito derivante falla cessione dell’immobile.
Oltre a queste informazioni, l’atto di provenienza indica anche se esistono eventuali clausole di utilizzo sulla struttura (limitazioni, vincoli o condizioni sospensive).
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Atto di provenienza: chi lo rilascia e come ottenerlo
Trattandosi di un documento che rientra tra quelli da presentare in via obbligatoria durante il rogito, l’atto di provenienza viene conservato dallo studio notarile che porta a compimento la compravendita dell’immobile.
Per ottenerlo, dunque, basta inviare una richiesta semplice alla segreteria del notaio interessato.
Qualora fosse andato in pensione, occorre rivolgersi all’Archivio notarile distrettuale, un ufficio pubblico che raccoglie tutti gli atti prodotti e consegnati presso gli studi notarili di un determinato territorio.
Le cose cambiano qualora la proprietà dell’immobile venga determinata in Tribunale (ad esempio, quando si deve risolvere un contenzioso): in questo caso, è la sentenza del giudice ad avere la valenza dell’atto di provenienza.
Allo stesso modo, quando ci si trova davanti ad una dichiarazione di successione, quest’ultima può essere utilizzata come documento che accerta la provenienza dell’immobile.