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Prima con il caro energia e le tensioni tra Russia e Ucraina e ancora di più adesso a seguito dell’esplosione del conflitto, l’Italia corre ai ripari con un nuovo decreto – in arrivo nei prossimi giorni – che prevede misure finanziarie, fino a 7 miliardi, a sostegno di imprese e famiglie per far fronte all’impennata delle tariffe energetiche.
Cosa cambia per famiglie ed imprese
Mentre per le famiglie il governo ha immaginato di aumentare la soglia del limite Isee (indicatore su cui si basa il calcolo per la richiesta e l’erogazioni di aiuti ed agevolazioni economici) e di confermare il bonus sociale per i redditi molto bassi, chi è davvero al centro di questa prima parte del piano strategico salva portafogli sono le imprese, nello specifico quelle considerate energivore, ossia grandi consumatrici di energia elettrica.
Queste ultime (si stima che il numero di aziende coinvolte si aggiri intorno a 3.700), secondo quanto evinto dalle bozze di decreto circolate in questi giorni, dovrebbero poter usufruire, a prezzo calmierato, dell’energia rinnovabile prodotta a seguito degli accordi tra Governo e produttori.
Entrambe le realtà – pubblico e privato – dovrebbero comunque godere dell’azzeramento degli oneri di sistema per tutto il secondo trimestre del 2022 per ciò che riguarda la fornitura domestica e non domestica in bassa tensione, coinvolgendo negli aiuti anche piccole e medie imprese
Un piano, quindi, che sembra investire non solo sull’immediato futuro economico della popolazione ma anche in un’ottica di lungo periodo, vista l’incertezza del momento storico in cui ci troviamo.
I punti del decreto
Riserva strategica di metano, installazione di pannelli solari, incentivi per l’automotive e produzione nazionale di gas: stavolta il Governo ha pensato proprio a tutto, esponendosi con un impegno finanziario a favore degli italiani di circa 7 miliardi di euro, di cui solo 1 miliardo (per l’esattezza 800 mila euro il primo anno con la previsione di aumentare successivamente il tetto di 200mila euro) destinato all’acquisto di auto elettriche e ibride e ad un instradamento del settore verso un nuovo modo di pensare l’automobile.
Protagonista della manovra del Governo per aiutare gli italiani ad affrontare i prossimi mesi (ma non solo) sono le fonti di energia rinnovabili, la cui accelerazione nello sviluppo dovrebbe portare alla creazione di nuovi impianti ex novo (solari ed eolici) e all’abbattimento di barriere burocratiche che negli ultimi anni hanno rallentato il processo di ammodernamento energetico negli edifici pubblici negando, di fatto, l’installazione dei pannelli solari.
Ultimi, ma non per importanza, la produzione e lo stoccaggio di gas naturale su territorio nazionale, per cui sono previsti un aumento di spazi adibiti al deposito e l’ottimizzazione delle capacità di riempimento, almeno fino al 90%, in modo da far fronte ai periodi di maggiore richiesta – come nel caso dell’erogazione invernale – a prezzi comunque contenuti.