Indice dei contenuti
La Direttiva dell’Unione Europea sulle prestazioni energetiche degli edifici, comunemente chiamata Direttiva Casa green, recentemente revisionata, introduce importanti novità riguardanti la mobilità sostenibile, in particolare per quanto riguarda la creazione di spazi dedicati al parcheggio delle biciclette.
Queste disposizioni si inseriscono in un quadro più ampio di politiche volte a promuovere la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica nell’ambito edilizio. Con queste nuove norme sui parcheggi per biciclette si realizza un passo avanti significativo verso un futuro più sostenibile e consapevole delle esigenze di mobilità urbana.
LEGGI ANCHE: Case green, da quando entrerà in vigore lo stop alle caldaie a gas?
Le norme sui parcheggi per le biciclette
La Direttiva non si occupa esclusivamente di efficientamento energetico degli edifici, ma anche di viabilità sostenibile introducendo una serie di nuove norme a cui i Paesi membri dovrebbero attenersi.
Ecco le principali novità introdotte:
Edifici residenziali
Per i nuovi edifici residenziali e quelli sottoposti a ristrutturazione, che dispongono di più di tre posti auto, la direttiva stabilisce la necessità di prevedere almeno due parcheggi per biciclette per ogni unità abitativa.
Questa regola si basa sulla dimensione media delle famiglie nell’UE, garantendo così che la maggior parte dei residenti in questi edifici abbia accesso al parcheggio per biciclette.
Sebbene un “considerando” nel testo della direttiva suggerisca l’ideale applicabilità di questa norma anche agli edifici senza parcheggio auto, questo elemento non possiede un carattere legalmente vincolante.
Edifici non residenziali
Nei nuovi edifici non residenziali e quelli in fase di ristrutturazione con più di cinque posti auto, si richiede che i parcheggi per biciclette costituiscano almeno il 15% della media o il 10% della capacità utente totale dell’edificio.
È importante considerare anche lo spazio per biciclette di dimensioni maggiori, come le cargo-bike. Per gli edifici non residenziali esistenti con più di venti posti auto, le stesse proporzioni di parcheggio per biciclette devono essere implementate entro il 1° gennaio 2027.
Anche in questo caso, è richiesto spazio per biciclette più grandi delle dimensioni standard.
Disposizioni aggiuntive e deroghe
La Direttiva include anche disposizioni per la fornitura di infrastrutture di ricarica per biciclette elettriche, in particolare negli edifici residenziali.
Tuttavia, prevede alcune deroghe che permettono agli Stati membri di limitare o adeguare il numero di parcheggi per biciclette in certi tipi di edifici non residenziali o, nel caso di edifici residenziali, in condizioni specifiche.
Il rapporto “Making Buildings Fit for Sustainable Mobility”
Le disposizioni dell’UE sul parcheggio per biciclette sia negli edifici residenziali che in quelli non residenziali possono considerarsi rivoluzionarie, nel senso che in molti Stati membri attualmente mancano queste norme. Infatti, secondo da una analisi realizzata dalla Federazione europea ciclista (ECF), si è evidenziato come le normative europee relative ai parcheggi fuori strada per biciclette e auto influenzino le scelte di mobilità.
Analizzando le normative di parcheggio in 31 paesi europei, si esplorano le differenze nelle esigenze di parcheggio per vari tipi di edifici e discute l’impatto delle politiche di parcheggio sulla mobilità sostenibile, offrendo raccomandazioni per migliorare le regolamentazioni in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
L’European Cyclists Federation (ECF) ha accolto con entusiasmo l’accordo provvisorio sulla Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, che stabilisce per la prima volta norme minime europee per il parcheggio delle biciclette per tutti i tipi di edifici.
Dopo due anni di negoziati, i legislatori hanno concordato un testo che, una volta approvato ufficialmente, introdurrà normative innovative sui parcheggi per biciclette nell’UE. Questo rappresenta una vittoria significativa per l’ECF e un riconoscimento importante per il ciclismo come mezzo di trasporto rispettoso del clima ed efficiente dal punto di vista energetico.