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Napoli sfugge a ogni definizione, è multiforme e mutevole, antica e sempre nuova, sfaccettata come luce rifratta dentro un prisma.
Se la si osserva scorcio dopo scorcio, se ne possono capire le molte anime. Una di sicuro risiede a Petraio, un quartiere alternativo e un po’ nascosto che val la pena scoprire. Ma come ci si arriva? Dove iniziano le Scale del Petraio a Napoli?
Scale, scalini e scalette del Petraio
Sono gli abitanti di questa zona a stupirsi per primi della sua bellezza, giorno dopo giorno. Parliamo del Petraio, una zona quasi nascosta, forse perché scoprirlo richiede un po’ di fatica.
È infatti tutto fatto a scale, discese e rampe che regalano panorami inaspettati e scorci che meritano più di una sosta per ammirarne la bellezza.
La storia del Petraio
Il percorso di scale e scalette fu costruito tra il XVI e il XVII secolo per collegare il quartiere del Vomero, nella zona alta della città, e l’area dove sarebbe sorto il quartiere nuovo di Chiaia.
Il nome deriva dalla natura pietrosa di quest’area. Durante le piogge qui si depositavano ciottoli e sassi portati dall’acqua che correva verso il basso per via della pendenza.
Dove iniziano le Scale del Petraio?
Il percorso comincia dalla stazione Morghen, sulla via omonima. Si raggiunge tramite la linea L1 della metropolitana, scendendo alla fermata Vanvitelli, oppure con la funicolare di Montesanto. Subito alle spalle della stazione imboccate via Annibale Caccavello e girate a sinistra. È esattamente lì che inizia il Petraio.
Prendete via Gradini del Petraio e lasciatevi incantare dalla lunghissima scalinata costeggiata da palazzi dai colori vividi, come il rosso mattone e il giallo ocra. Al centro della scala corre una ringhiera, in fondo spicca il colore violaceo della caserma Nino Bixio di Pizzofalcone, ancora oltre scintilla il mare e si scorge la penisola sorrentina.
Il tragitto in discesa è più agevole e regala splendide viste sulla costa. Certo, nessuno vi vieterà di esplorare il quartiere salendo e scendendo a piacimento per le rampe di scale che si snodano tra queste casette silenziose.
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In fondo alle scale: la vista da Largo del Petraio
Il tratto finale della lunga scala conduce a Largo del Petraio che regala un panorama da levare il fiato. Se non ci sono riuscite le scale, s’intende.
Se guardate a sinistra potete ammirare la collina che digrada verso il mare mentre alle sue spalle svetta il Vesuvio. Questa vista sul golfo di Napoli non l’avrete da nessun altro punto della città, garantito.
Un quartiere placido e silenzioso
La zona è molto silenziosa; il trambusto turistico è lontano, qui regnano alberelli di limone, edicole votive, vicoletti senza sbocco e panni che sventolano all’aria fragrante.
Per immergervi in questa piccola oasi di pace prendete la Salita del Petraio che parte dalla terrazza del Largo fino all’incrocio con Corso Vittorio Emanuele, dove il turbinio della grande città torna a prendere il sopravvento.
La chiesa di San Carlo alle Mortelle
Superato l’incrocio con il corso, imboccate Via San Carlo alle Mortelle dove si trova la chiesa omonima. Eretta nel ‘600 in stile barocco, deve il nome alla famiglia spagnola che la edificò, i Trojanis y Mortela.
Verso il mare
Continuate la discesa fino a piazzetta Mondragone e prendete a destra su via Santa Caterina da Siena.
Ricominciano i vicoletti costeggiati dai bassi. La via si restringe sempre di più fino ad arrivare a via Chiaia, dove ci si tuffa nuovamente nella vita napoletana più vibrante. Un attimo dopo, ecco il mare.