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Quando si vive in affitto in una casa dagli spazi ampi, che disponga di più di una camera e magari anche di più di un bagno e questi ambienti vengono tendenzialmente poco usati, può essere più che legittimo e tutt’altro che insolito chiedersi: “È legale subaffittare una stanza?”. Subaffittare può infatti rappresentare un modo per arrotondare le spese e ridurre le spese di locazione. Lo stesso interrogativo, leggermente riformulato, può presentarsi anche quando si detiene un immobile in affitto, ma magari non lo si abita sempre o ci si deve assentare per un periodo e, di conseguenza, ci si troverebbe a pagare il canone senza utilizzare effettivamente l’immobile.
In questo articolo scopriremo insieme se e quando è legale subaffittare una casa, un appartamento o una stanza.
Subaffittare è legale? Cosa dice il Codice Civile
L’articolo 1594 del Codice Civile spiega che, in linea di massima, subaffittare rientra tra le possibilità del locatario. Si recita:
“Il conduttore, salvo patto contrario, ha facoltà di sublocare la cosa locatagli, ma non può cedere il contratto senza il consenso del locatore.Trattandosi di cosa mobile, la sublocazione deve essere autorizzata dal locatore o consentita dagli usi”.
Il subaffitto è dunque una pratica legale, purché nel rispetto degli usi consentiti dalla legge e sempre a meno che nel contratto di affitto non sia stata esplicitamente vietata la sublocazione.
Tipologie di subaffitto
Esistono due tipologie di subaffitto: parziale e totale.
- Il subaffitto parziale prevede che venga subaffittata una porzione di casa, per esempio una stanza in più.
- Il subaffitto totale prevede invece che il locatario ceda per un determinato periodo l’intera abitazione, magari in un momento in cui deve trasferirsi per lavoro o fare un viaggio.
Entrambe possono rappresentare circostanze comuni, che permettono di arrotondare le entrate mensili e di coprire le spese dell’affitto stesso.
Subaffitto totale: solo con il consenso del proprietario
È importante però sottolineare che non è possibile subaffittare interamente un immobile senza il consenso del locatore. Il padrone di casa deve infatti autorizzare il subaffitto totale e, nel contratto di affitto stipulato, deve essere presente un’apposita clausola che renda possibile concedere totalmente in subaffitto un immobile in caso di necessità.
In nessun caso si può cedere il contratto senza il consenso del locatore.
Subaffitto parziale: anche senza il consenso del proprietario
Sebbene sia gradita una comunicazione al proprietario che indichi il nome del subaffittuario e la durata della permanenza, per il subaffitto parziale non è necessaria un’autorizzazione del padrone di casa.
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