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Nelle settimane scorse, il Governo stava tentando di lanciare un salvagente per sbloccare i crediti del Superbonus 110%, perché la coperta dei benefici concessi per lavori edilizi di efficientamento energetico si rivelava più corta delle richieste.
I dati Enea certificano che alla fine del mese di maggio scorso sono stati prenotati lavori ammessi all’agevolazione per 33,7 miliardi contro i 33,3 miliardi stanziati dall’esecutivo Draghi.
Il prossimo 16 luglio il decreto Aiuti sarà convertito in legge e saranno apportate modifiche a questo maxi incentivo.
Superbonus: frodi da 5,6 miliardi
Intanto, giungono notizie di frodi per ben 5,6 miliardi di euro, una gigantesca somma che basterebbe per abbattere gli oneri delle bollette, sempre più care, per quasi due trimestri.
Questo dato della Guardia di Finanza desta non poche preoccupazioni, scaldando ulteriormente il dibattito all’interno di una maggioranza politica sempre più segnata dalle tensioni.
AdE promette procedure più semplici
Ora l’Agenzia delle Entrate (AdE) e l’Abi hanno diffuso una circolare chiedendo agli istituti bancari massima attenzione nelle verifiche sui requisiti della cessione del credito.
La nota di AdE prevede che la verifica sulle responsabilità in solido del singolo cessionario (l’acquirente) debba essere condotta, “caso per caso, valutando il grado di diligenza effettivamente esercitato che, nel caso delle banche, deve essere particolarmente elevato e qualificato“.
Comunque, dal Fisco fanno sapere che le procedure per ottenere le agevolazioni fiscali e rilanciare i settori immobiliare e delle costruzioni diventano più semplici. Saranno portate in detrazione anche le spese per ottenere il visto di conformità e per l’asseverazione sostenute anche nel periodo compreso tra il 12 novembre 2021 e il 31 dicembre 2021 possono essere portate in detrazione, o fino ai 10mila euro.
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Le modifiche al Superbonus 110%
Gli esponenti di Governo dovranno ora scegliere quali modifiche apportare al Superbonus 110%, che in queste ore viene difeso a spada tratta dal gruppo che lo ha ideato, o meglio da quello che è rimasto del Movimento 5 Stelle dell’ex premier Giuseppe Conte. Un partito che si è dimezzato dopo la recente fuga del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Codacons: 33mila imprese edilizie a rischio
Mentre il mondo della politica prova a correre ai ripari, a pochi mesi ormai dalle elezioni politiche del 2023, il Codacons presenta esposti a Procure e Bankitalia, perché sarebbe a rischio la sopravvivenza di 33mila imprese edili.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.