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In Francia si trova la casa passiva a forma di meridiana, che “danza” con il sole. Si chiama Heliodome e sfrutta i raggi solari per riscaldare gli ambienti in modo efficiente e altamente sostenibile. Un esempio di architettura sostenibile e creativa che da anni ispira altri edifici nel mondo.
È una combinazione vincente tra estetica e funzionalità che la rende a tutti gli effetti un modello evoluto di casa green, vediamo come si presenta all’interno e all’esterno.
Cosa si intende per casa passiva
Per casa passiva (“passivhaus” in tedesco e “passive house” in inglese) s’intende una tipologia di edificio progettato e costruito con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza energetica.
Questi immobili sono caratterizzati da un’elevata capacità di trattenere calore, con livelli altamente performanti di isolamento termico, ma anche infissi e finestre ad alta efficienza energetica e una ventilazione controllata.
L’aggettivo “passiva” si riferisce alla sulla massima capacità di sfruttamento delle risorse naturali, come la luce solare e il calore corporeo, riducendo al minimo l’uso di sistemi attivi come i condizionatori d’aria, o altri impianti meno sostenibili.
La Heliodome è diventato un modello di casa passiva tra i più efficienti al mondo.
Come è fatta la Heliodome
La Heliodome House è una casa unica situata a Cosswiller, in Francia, nella regione dell’Alsazia, a circa 25 chilometri a nord-ovest di Strasburgo. È stata progettata dall’architetto francese Éric Wasser.
La sua forma estetica è a meridiana, come i più antichi orologi solari. L’estetica si combina con la funzionalità, infatti questa abitazione segue la traiettoria del sole, ottimizzando l’assorbimento di luce e calore.
La struttura a meridiana sfrutta il riscaldamento passivo attraverso ampie vetrate e un design che massimizza l’apporto solare. La Heliodome è un esempio iconico di architettura sostenibile che integra in modo innovativo il design con l’efficienza energetica.
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Come funziona la casa passiva Heliodome
Questo edificio simbolo dell’architettura sostenibile sfrutta in modo creativo i raggi del sole per riscaldare e illuminare gli spazi interni. Le caratteristiche principali sono:
Design ispirato alla natura
L’Heliodome sembra una trottola inclinata o una navicella spaziale UFO. In realtà, deve la sua ispirazione alla natura stessa, prendendo spunto dalla forma di una meridiana.
Come accennato, la struttura è progettata per seguire il percorso del sole durante l’arco della giornata, ottimizzando l’assorbimento di luce e calore.
Il posizionamento e l’orientamento
Funziona come i pannelli solari a inseguimento, infatti, una delle caratteristiche chiave è il suo orientamento accurato.
La casa è posizionata in modo strategico rispetto ai punti cardinali, il design consente di massimizzare l’apporto solare durante tutto l’anno, contribuendo a ridurre la dipendenza da fonti di energia tradizionali.
I materiali adattabili
La struttura utilizza materiali altamente adattabili. È dotata di vetrate “intelligenti” e materiali termici, che consentono di regolare la temperatura interna in rapporto alle condizioni atmosferiche esterne, mantenendo un ambiente confortevole e a temperatura costante di 20 gradi.
Il riscaldamento passivo
L’Heliodome sfrutta al massimo il concetto di riscaldamento passivo.
Durante i mesi invernali, i raggi solari colpiscono direttamente le pareti vetrate, riscaldando gli interni senza l’uso di sistemi di riscaldamento tradizionali.
L’illuminazione naturale
La disposizione delle finestre e delle aperture garantisce una distribuzione uniforme della luce naturale all’interno della casa.
Questo non solo riduce il consumo energetico, ma crea anche un ambiente luminoso e accogliente.
La sostenibilità
Il principio di funzionamento è stato ideato negli anni Novanta. Nel 2003 il concept è stato premiato al Concorso francese Lépine.
L’Heliodome così come si presenta oggi è stata completata nel 2011, e dal 2013 è diventata un concetto di casa da esportare in tutto il mondo, come avanguardia della sostenibilità ambientale.
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Chi ha inventato la passive house
Il concetto di “casa passiva” è stato sviluppato da due ricercatori tedeschi, Wolfgang Feist e Bo Adamson, negli anni ’70 del Novecento.
Il fisico Feist costruì la prima casa passiva nel 1991, con il supporto del suo team presso l’Istituto Passivhaus a Darmstadt, in Germania.
Da allora, il concetto di case passive ha guadagnato popolarità a livello globale, con molte altre costruzioni che adottano questo approccio sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico.
*Immagine di copertina – Credits to @aucoinsdesyeuxphotographie