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Il crowdfunding immobiliare, pur essendo un fenomeno relativamente recente in Italia, sta crescendo in modo significativo: è ciò che emerge dal Real Estate Crowdfunding Report, una ricerca realizzata dall’Osservatorio del Politecnico di Milano e illustrata al Keynote 2022 di Walliance, che ne ha analizzato la situazione attuale e le possibilità di sviluppo.
Si tratta di una modalità alternativa e innovativa di investire nel settore del Real Estate, che sta attirando sempre più gli investitori e che apre interessanti prospettive.
Crowdfunding immobiliare: la situazione italiana
Rispetto al resto d’Europa, questo tipo di investimento è approdato tardi in Italia, ma l’interesse nei suoi confronti sta aumentando molto velocemente: esistono ben 23 piattaforme specializzate, sono stati raccolti 287 milioni di euro di finanziamenti e i rendimenti variano tra il 9,8 e 11,4 per cento.
Le piattaforme specializzate presenti per il mercato italiano sono 23:
- 7 sono di tipo equity (più 3 rispetto all’anno scorso), nelle quali gli investitori sottoscrivono capitale di rischio dell’azienda promotrice o finanziatrice del progetto;
- 16 sono di tipo lending (più 2 rispetto all’anno scorso), nelle quali gli investitori prestano capitale ai fundraisers, mediante obbligazione o prestito diretto, con pagamento di un tasso di interesse e la restituzione del capitale a scadenza.
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I dati più significativi
Dei 287 milioni di euro di investimenti registrati fino al 30 giugno scorso, 176,48 milioni provengono dai portali lending e 110,44 milioni da quelli equity, e riguardano complessivamente 713 campagne: una consistente crescita rispetto ai 107,58 milioni raccolti in tutto il 2021.
La durata delle campagne è di circa 19 mesi per le piattaforme equity e di circa 11 mesi per quelle lending.
La tipologia di progetti che attira maggiormente gli investitori è quella che riguarda le ristrutturazioni, con il 87% del totale, rispetto alle costruzioni ex novo.
Il 75% degli investimenti è localizzato in contesti urbani e, dal punto di vista geografico, il 34% riguarda progetti situati in Lombardia, con il 22% nella sola Città Metropolitana di Milano; a seguire, vi sono Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana.
Mediamente, il capitale raccolto con il lending crowdfunding arriva a coprire il 61% del budget richiesto dal progetto, mentre per il segmento equitysi scende al 29%.
Crowdfunding immobiliare: le prospettive future
La preoccupazione degli addetti ai lavori riguarda principalmente la possibilità che l’inflazione, gli elevanti costi di energia e materie prime e i tassi di interesse in aumento possano influire negativamente su questo tipo di investimento e frenare lo sviluppo del crowdfunding immobiliare.
Infatti, già per l’anno 2021 è aumentato il numero di progetti in ritardo o in stato di insolvenza.
D’altra parte, le maggiori difficoltà di accesso al credito più tradizionale possono favorire il ruolo del crowdfunding come fonte per un finanziamento più rapido e facile.
Dal punto di vista normativo, l’Unione Europea ha introdotto a partire dal 10 novembre 2021 il nuovo Regolamento Ue n. 2020/1503, a cui ci si deve adeguare entro 12 mesi, il quale definisce meglio le regole di questo settore, aumentando la trasparenza delle informazioni e permettendo una migliore gestione del rischio.