Indice dei contenuti
Le questioni inerenti al condominio riguardano molte persone, ed è proprio per evitare che si verifichino, la normativa in materia fa esplicito riferimento al regolamento condominiale.
Vediamo insieme quando è obbligatorio e in quali situazioni invece non è necessario averlo.
LEGGI ANCHE: Cosa devi sapere prima di comprare casa in condominio: tutti i consigli da seguire
Regolamento condominiale: quando è obbligatorio?
Secondo quanto indicato dalla legge all’articolo 1138 del Codice Civile, è prevista l’adozione di un regolamento condominiale nelle palazzine che presentano al proprio interno un numero minimo di unità immobiliari pari o superiore o dieci.
Questo significa che, viceversa, con un numero di alloggi pari o inferiore a nove, i condòmini di un edificio non sono obbligati a dotarsi di un testo che fissi regole e paletti per la convivenza comune.
In questi casi, la gestione degli spazi condivisi, la suddivisione delle spese comuni e la ripartizione dei millesimi del fabbricato (ossia i tre temi più importanti che vengono trattati all’interno del regolamento condominiale) devono essere affrontati e concordati in sede di assemblea davanti all’amministratore condominiale. Nello specifico, la questione più dirimente è quella la ripartizione dei millesimi, che dev’essere calcolata da un perito tecnico anche qualora non esista un regolamento condominiale.
LEGGI ANCHE: Chi è abilitato a redigere e modificare le tabelle millesimali?
Le tipologie di regolamento condominiale
I singoli contenuti possono variare in base al fatto che l’immobile in oggetto si trovai in città o fuori, che sia stato costruito di recente o tanti anni fa, che sia di proprietà di un’impresa o di gestione pubblica. Tuttavia, i regolamenti condominiali si dividono in due tipologie principali:
- il cosiddetto regolamento assembleare, che racchiude al proprio interno le istanze avanzate dai diversi proprietari dell’immobile. Dev’essere approvato dalla maggioranza dei condòmini riuniti in riunione comune, purché rappresentino anche la maggioranza dei millesimi dello stabile.
- il regolamento contrattuale, che invece viene stilato direttamente dal costruttore dell’edificio prima che inizi a vendere le singole unità immobiliari ai futuri proprietari. È un regolamento che dev’essere accettato da ognuna delle parti contraenti per poter acquistare uno degli appartamenti dell’edificio. Per questo, ha il particolare vantaggio di essere riconosciuto (e, si presume, rispettato) dalla totalità dei residenti nel condominio.