Quest’anno l’Italia ha ancora più sete, mentre le richieste di stato di calamità fioccano più che mai. Enti locali e regionali non sanno come affrontare uno degli aspetti più delicati del cambiamento climatico (climate change) in atto.
I fenomeni di secca ci sono sempre stati, ma negli ultimi decenni accadono più frequentemente e, soprattutto, si alternano a fenomeni intensi ed estremi, come allagamenti, frane, esondazioni, tornado e trombe d’aria, chicchi di grandine che piovono come pietre, ghiacciai che si sciolgono, danni a infrastrutture e patrimonio.
La siccità non colpisce solo le filiere classiche dell’economia (agricoltura e trasporti), ma anche il turismo. Coldiretti ha nuovamente lanciato l’allarme: sono a rischio le biodiversità e il turismo.
Da quest’anno, alcuni attori del comparto turistico si stanno organizzando per adattarsi alle situazioni estreme e per prevenire e ridurre gli sprechi, attraverso piccoli accorgimenti e pratiche di buonsenso.
Le strategie per una spiaggia antispreco
Alcuni operatori turistici affrontano la scarsità delle piogge attraverso iniziative mirate, che prevedono docce chiuse e spiagge ecosostenibili.
Fioriscono stazioni balneari all’avanguardia. Da Nord a Sud fioccano ordinanze dei sindaci più attenti che impongono limiti agli sprechi, come evitare docce in spiaggia per usi non necessari.
A Cogoleto, in Liguria, a causa della siccità non sarà presente il servizio docce sulle spiagge libere. “Una decisione presa – comunica il sindaco Paolo Bruzzone – per garantire approvvigionamento ad abitazioni civili e attività commerciali, che naturalmente verrà rivista appena le condizioni lo consentiranno. Oggi l’appello che mi sento in dovere di rivolgere ai cittadini, per scongiurare provvedimenti ancora più restrittivi, è quello di limitare il consumo di acqua per attività non necessarie“.
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Il sindaco di Lavagna ha trasmesso un videomessaggio per sensibilizzare i cittadini a un utilizzo consapevole dell’acqua in un momento critico: “Oggi ho firmato un’ordinanza – dice il primo cittadino Gianalberto Mangiante – perché non voglio applicare disposizioni restrittive e oppressive”. Il primo cittadino invita a un corretto utilizzo dell’acqua. L’ordinanza prevede una serie di richiami anti spreco.
Le spiagge italiane sono sempre più green e sostenibili. Vedono la presenza di celle fotovoltaiche e pannelli solari termici, sono autosufficienti dal punto di vista energetico. Rispettano anche la bioarchitettura per un impatto ambientale sempre più contenuto e rispettoso degli spazi. Sono stabilimenti balneari pubblici o privati che incentivano anche la mobilità alternativa, la raccolta differenziata e sono indicate come spiagge plastic free, per contenere il fenomeno dell’immissione in acqua di microplastiche nocive per la fauna e l’alimentazione dell’uomo.
Meglio considerare tutti questi fattori di qualità quando si sceglie dove trovare un po’ di refrigerio in acqua.