Indice dei contenuti
Una svolta epocale nel panorama dell’abitare universitario: il Governo, attraverso il PNRR, stanzia 1,2 miliardi di euro per la creazione di 60.000 nuovi posti letto entro il 2026.
Il recente provvedimento adottato dal Consiglio dei ministri, inserito nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si configura come un intervento legislativo e finanziario di rilevante impatto per il settore dell’edilizia universitaria, dando una risposta strutturata alla crescente esigenza di alloggi adeguati alla popolazione studentesca universitaria.
LEGGI ANCHE: Il Decreto Salva-Superbonus diventa legge: ecco le novità
Un pacchetto ad hoc dedicato all’housing
L’adozione di questa iniziativa legislativa e finanziaria rappresenta un intervento strategico volto a mitigare il deficit di alloggi universitari, attraverso un approccio che integra stimoli economici, semplificazioni burocratiche e incentivi fiscali.
Tale schema operativo, che prevede un’ampia collaborazione tra i diversi livelli di governo e il settore privato, potrebbe delineare un modello replicabile per future politiche abitative in contesti analoghi, indirizzando il segmento immobiliare universitario verso soluzioni innovative e sostenibili.
Analizziamo le principali novità.
L’istituzione del Commissario straordinario per gli alloggi universitari
La figura del Commissario straordinario per gli alloggi universitari emerge come elemento centrale di questa strategia.
Questo organo avrà il mandato di organizzare ed ottimizzare le politiche abitative a livello nazionale, interfacciandosi con il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), la Struttura di missione PNRR e le autorità locali, al fine di garantire un’attuazione celere e coordinata dei progetti.
Ampliamento dei soggetti attuatori
Si amplia lo spettro di soggetti attuatori: pubblico e privato, insieme saranno i potenziali realizzatori di nuovi alloggi universitari.
Inoltre, è prevista l’introduzione di un credito d’imposta per i proprietari degli immobili coinvolti, ciò costituisce un incentivo fiscale mirato a promuovere investimenti in questo ambito. Questa misura intende sollecitare un dinamismo del mercato immobiliare universitario, favorendo la mobilitazione di risorse private accanto a quelle pubbliche.
Semplificazione delle procedure
La collaborazione con il Demanio e la facilitazione nel cambiamento della destinazione d’uso degli immobili rappresentano leve operative volte a stimolare la conversione di strutture preesistenti in alloggi per studenti.
Il vincolo temporale di almeno 12 anni per la destinazione d’uso a studentato assicura una prospettiva di durabilità degli investimenti, contribuendo così a una maggiore stabilità del settore.
Le agevolazioni fiscali previste per i proprietari impegnati in queste operazioni di riconversione puntano a rendere economicamente vantaggiosa l’adesione al piano, incentivando la ristrutturazione e l’adeguamento delle strutture esistenti alle nuove necessità abitative.
Caratteristiche del bando
Il bando emesso dal MUR stabilisce criteri precisi in termini di capacità minima (20 posti letto per immobile) e ubicazione degli alloggi, privilegiando strutture nelle immediate vicinanze delle sedi universitarie o in aree efficacemente servite da trasporto pubblico.
La modalità di erogazione del finanziamento, prevista in un’unica soluzione, mira a ottimizzare l’efficienza dell’investimento, garantendo un’immediata disponibilità di fondi per l’avvio dei progetti.
L’iniziativa rientra nella più ampia riforma facente parte della Missione 4, Componente 1 del PNRR.