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Intervista a: Maurizio Pesenti, Head of network iad.
Aumento dei tassi di interesse dei mutui, inflazione e… Anche a maggio non si frena il trend di rialzi che oramai da mesi sta colpendo il nostro Paese. Qual è l’impatto sul mercato immobiliare?
Ne abbiamo parlato con Maurizio Pesenti, Head of network iad.
Aumento dei tassi di interesse e inflazione crescente: in che modo il mercato immobiliare ne ha risentito?
Uno dei fattori di maggiore impatto nel mercato immobiliare negli ultimi mesi è rappresentato dall’aumento dei tassi dei mutui. Se un mutuo a tasso fisso fino a qualche mese fa era all’1% oggi è al 4%.
Chiaramente, la situazione “favorevole” dei tassi ai minimi storici è stato uno dei fattori che, soprattutto negli ultimi 2 anni, ha determinato un numero di transazioni eccezionale, attorno al milione e mezzo. Tornare a tassi normali ha un po’ raffreddato il mercato: come era prevedibile, passare da una rata di 500 euro ad una di 700 euro ha di fatto rallentato la voglia di cambiare casa.
Certo è che, davanti ad un contratto di mutuo che dura 30 anni, parlare di tassi su base mensile non ha molto senso.
Un dato che invece sarebbe interessante riguarda proprio il tasso medio degli ultimi 30 anni. È inoltre possibile che i tassi subiscano ancora un piccolo rialzo, massimo di 2 punti, per poi stabilizzarsi o addirittura flettere nel medio periodo.
L’andamento dell’inflazione sarà ancora una volta determinante.
Investire nel “mattone”, quando possibile, è ancora una soluzione vantaggiosa in prospettiva: quali sono le città più interessanti in questo momento?
Gli italiani sono storicamente innamorati del mattone, i numeri record di questi ultimi 2 anni ce lo hanno confermato, soprattutto nel post pandemia, quando molti si sono accorti che la casa che abitavano non era ideale e hanno deciso di cambiare.
Le prospettive riguardano un mercato con un’offerta meno interessante, meno acquirenti ma più capienti ed esigenti. In merito alle città, tralasciando Milano che vive una realtà tutta sua, da un po’ di tempo segnalo Genova in attesa del collegamento veloce con Milano e di conseguenza con tutta Italia, Roma che per molti anni è rimasta “ferma” dal punto di vista di nuovi importanti sviluppi immobiliari, ma anche città con un mercato “frizzante” come Bologna.
Le città d’arte come Firenze e Venezia restano sempre di grande interesse per gli stranieri, con americani e cinesi in pole position.
Seconda casa a mo’ di investimento: in base a quali criteri scegliere dove acquistare?
La seconda casa come investimento resta per molti italiani un’ottima forma d’investimento.
Moltissimi stranieri cercano immobili in affitto in alternativa agli hotel, parliamo di un’utenza che spesso ha un’ottima capacità di spesa.
Con l’ingresso degli affitti brevi, la tendenza è sempre più quella di acquistare nelle città d’arte, nelle città universitarie e nelle località turistiche, focalizzandosi su immobili in posizioni strategiche e con un alto livello di finiture.
Guardiamo al futuro: in che modo, pensando a una futura deflazione e a un abbassamento dei tassi dei mutui, reagirà il mercato immobiliare, soprattutto nelle grandi città?
In un futuro che tutti ci auguriamo, a fronte di una deflazione e di una diminuzione dei tassi di interesse, il mercato dovrà farsi trovare pronto nel soddisfare le richieste, soprattutto nelle grandi città, di immobili ad alta efficienza energetica.
È qui che si combatterà la battaglia più importante: lo stock immobiliare italiano, come noto, è figlio degli anni ’60 prima e degli anni ’80 poi, con edifici che consumano energia in maniera ormai insostenibile.
Solo attraverso la riqualificazione di questi edifici e le nuove costruzioni in classe energetica A riusciremo a soddisfare questa richiesta crescente.