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In giro per Venezia vogliamo spostare l’attenzione dalle solite mete turistiche più comuni e conoscere meglio Palazzo Grimani, situato vicino a Santa Maria Formosa nel sestiere di Castello.
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Storia di Palazzo Grimani
Un bellissimo edificio risalente a metà del Cinquecento, opera di Michele Sanmicheli, della famiglia Grimani, una delle più ricche e influenti famiglie di Venezia, soprattutto nel XVI secolo, epoca in cui Antonio fu eletto Doge nel 1521.
Fu proprio Antonio, uomo d’affari molto in vista ad acquistare il palazzo, situato tra Santa Maria Formosa e San Severo.
Il palazzo di famiglia fu ampliato dal nipote Giovanni Grimani, nipote del doge che divenne Patriarca di Aquileia. Un uomo colto e promotore della cultura e per questo volle donare l’intera collezione di statue alla Serenissima, nel 1587.
Si tratta della collezione creata dal facoltoso e appassionato d’arte, suo zio Domenico Grimani: statue appartenenti all’epoca greca e romana raccolte durante i viaggi in Grecia e Asia Minore.
L’edificio costruito dal doge era in stile medievale, ma Giovanni lo volle ristrutturare, ispirandosi allo stile della sua epoca, il Rinascimento. Furono quindi aggiunti affreschi e decori in stucco dallo stile classico romano delle domus.
Dal 1865, il palazzo cambiò proprietari e passò di mano in mano, fino al 1981 quando, visto il degrado in cui si trovava, fu acquistato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali della città di Venezia, che dal 2008 ne ha fatto un Polo Museale.
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Cosa vedere all’interno di Palazzo Grimani di Venezia
Arrivando al palazzo Grimani di Venezia, oggi sede di una mostra, prima di tutto si può visitare il palazzo.
Il suo interno risulta un po’ spoglio, ma i giardini sono arricchiti da marmi e decorazioni.
Tra le sale più belle dell’interno del Palazzo Grimani, ecco cosa vi consigliamo di non perdere:
- la Tribuna o Camerino delle Antichità, una splendida stanza progettata probabilmente dallo stesso Patriarca Giovanni, ispirandosi alla cupola del Pantheon, concepita come stanza per esporre la collezione di statue antiche da lui stesse raccolte. Qui si trova anche il Ratto di Ganimede, replica romana di un modello tardo ellenistico;
- il Camerino di Apollo, dove si può ammirare la Disputa tra Apollo e Marsia nella volta a botte, realizzato da Francesco Salviati;
- il Camerino di Callisto, arricchita da stucchi realizzati da Giovanni da Udine, tra figurette di divinità classiche, grottesche, uccellini e 12 putti, simboleggianti i mesi dell’anno, accompagnati da quattro segni zodiacali riferibili alle stagioni, che raccontano la storia della Metamorfosi di Callisto;
- Camerino di Psiche, in cui si trova il dipinto ottagonale collocato alla parete, probabile copia dell’originale realizzato da Francesco Salviati nel 1539, raffigura Psiche venerata come una dea;
- Sala a Fogliami, affrescata da Camillo Mantovano. In questa sala il soffitto è interamente ricoperto con alberi da frutto, fiori e animali. Dall’apertura del Museo nel 2008 qui si le quattro tavole: La caduta dei dannati, L’inferno, Il paradiso terrestre e L’ascesa all’Empireo, menzionate nella collezione del cardinale Domenico Grimani.
All’interno del palazzo si trova una stanza dedicata al doge Antonio, chiamata appunto sala del Doge, decorata da alcune statue e impreziosita da marmi.
Palazzo Grimani: come arrivare
Il Palazzo sede del Museo Grimani si trova nei pressi di Campo Santa Maria Formosa a Venezia.
Arrivando dalla stazione si può raggiungere a piedi in circa 30 minuti.
Con il vaporetto si può arrivare al Palazzo Grimani, scendendo alla fermata Rialto o San Zaccaria, proseguendo a piedi per qualche minuto.
Il Museo Grimani
Il museo realizzato al suo interno dai Beni culturali di Venezia, nel 2008, fa parte del polo museale San Marco di Venezia. Aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 19 il suo biglietto intero costa 14 euro.