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L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida per l’utilizzo della piattaforma cessione crediti, allineando le indicazioni per i crediti fiscali di Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche, che potranno essere utilizzati in 10 anni.
Guida aggiornata per la piattaforma cessione crediti
A seguito del provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate ha definito le regole per l’utilizzo dei crediti in 10 anni e alla risoluzione con i codici tributo da utilizzare nelle comunicazioni, è stata aggiornata la guida della piattaforma cessione crediti.
Le integrazioni sono contenute nel paragrafo 4 del manuale d’uso della piattaforma.
Per comunicare la ripartizione dei crediti residui in 10 rate annuali, occorre individuare la rata originaria da diluire, indicare l’anno di riferimento e il codice tributo: a questo punto vengono mostrate le rate per le quali è possibile beneficiare dell’agevolazione.
Dopodiché va scelta la rata da suddividere e il sistema mostrerà il riepilogo del risultato ottenuto dal frazionamento in 10 quote.
La ripartizione in 10 rate diventa immediatamente efficace e il credito originario viene scalato per il corrispondente importo.
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Rateizzazione in 10 anni: come funziona
Se la comunicazione relativa allo sconto in fattura e alla cessione del credito è stata inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, per l’anno 2022 e per quelli successivi si può scegliere di utilizzare in 10 anni i crediti residui relativi al Superbonus.
Se la comunicazione relativa allo sconto in fattura e alla cessione del credito è stata inviata all’Agenzia delle Entrate tra il 1° novembre 2022 e il 31 marzo 2023, per gli anni 2023 e seguenti si può scegliere di utilizzare in 10 anni i crediti relativi a Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche.
Infine, vengono differenziati i crediti non tracciabili e i crediti tracciabili.
I crediti tracciabili sono soggetti al divieto di cessione parziale, che è entrato in vigore per le prime cessioni e gli sconti in fattura comunicati all’Agenzia dal 1° maggio 2022.
I crediti non tracciabili, invece, sono raggruppati per opzioni di cedibilità, tipologia del credito, anno di riferimento e possono essere ceduti anche parzialmente. Se sono presenti crediti tracciabili e non tracciabili della stessa tipologia e per lo stesso anno, viene data priorità ai crediti tracciabili per l’utilizzo in compensazione.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.