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COMUNICATO STAMPA: VENDERE CASA: A MILANO BASTANO MENO DI TRE MESI, A BARI E VENEZIA NE SERVONO POCO PIÙ DI CINQUE
Nelle grandi città del nostro Paese la casa si vende in un periodo massimo di circa sei mesi.
Esistono però delle eccezioni. Questo è quanto viene evidenziato dallo studio di Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in analisi di mercato.
Dopo una fase di espansione per la maggior parte del 2022, il mercato delle compravendite immobiliari inizia a mostrare segnali di un’inversione di tendenza tra la fine del 2022 e l’inizio di quest’anno. Tra il 2021 e il 2022 i compratori hanno goduto di un accesso facilitato al credito e di un mercato di sostituzione ricco, in grado di attingere da un importante stock di immobili in vendita accumulato durante il periodo pandemico. Inoltre, i prezzi immobiliari di allora, a livello nazionale, erano vicini ai minimi dal 2000. Tutto questo ha fatto tornare le compravendite ai livelli pre-crisi del 2008. Oggi la situazione è cambiata, complici le maggiori difficoltà di accesso al mutuo legate ai tassi di interesse e l’erosione dei risparmi correlata all’alta inflazione. I rapporti di forza nel mercato delle compravendite si sono così spostati più sul versante del venditore, che in questo scenario si configura come attendista e riflessivo, desideroso di tutelare il proprio valore immobiliare.
Afferma Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it
Quali sono i tempi medi di vendita di una casa in Italia?
Milano si pone come la piazza più veloce nel trovare acquirenti: parliamo di tempi di attesa inferiori ai 3 mesi (2,9).
Maggiore pazienza è richiesta a Bari e Venezia, con una media di 5,2 mesi. A Catania (5,1 mesi) si deve, attualmente, aspettare poco più di cinque mesi, per la vendita di una casa.
Tornando ai mercati più “veloci” nelle vendite, dopo Milano si piazzano Bologna (3,2 mesi) e Firenze (3,5), mentre Roma si piazza al quarto posto con i suoi 3,7 mesi di attesa.
Queste sono anche le uniche quattro grandi città italiane sotto i quattro mesi di attesa media.
Quali sono le tipologie di immobili più difficili da vendere?
Per sei delle dodici grandi città italiane, ovvero Bari, Catania, Genova, Palermo, Roma, e Verona, l’invenduto, sul mercato da 8 mesi o più, è rappresentato da un trilocale, tra gli 85 e i 100 metri quadri.
A Catania si trovano gli immobili invenduti che sono sul mercato da più tempo, anche 9 mesi di attesa media.
Il prezzo medio varia tra poco più di 90.000 euro, come a Palermo e Genova, a oltre 330.000 euro, nel caso di Verona, passando per i quasi 200.000 euro della Capitale.
Ci sono punti in comune tra le città, ma anche delle eccezioni. A Milano, Napoli e Torino l’immobile più difficile da vendere – in alcune situazioni – è un bilocale compreso tra i 55 e i 60 metri quadri.
Nel capoluogo meneghino questo arriva ai 59,6 mq di media, si trova a Città Studi, Susa e costa di media quasi 320.000 euro. Solitamente, le case invendute a Milano restano sul mercato da meno tempo rispetto ad altre grandi città, con 7,4 mesi di media.
A Torino e Napoli le situazioni sono diverse. Nonostante la superficie sia simile (poco più di 56 metri quadri), l’età media dell’invenduto è maggiore: circa 8 mesi.
Nemmeno i prezzi sono simili, con il bilocale di Torino che si ferma poco al di sopra degli 87.000 euro e quello di Napoli a poco più di 110.000 euro di media.
Per quanto riguarda i quartieri in cui troviamo più frequentemente questo tipo di immobili, si parla di Santa Rita, Mirafiori Nord per Torino e del Centro per Napoli.
Alcuni risultati della profilazione dell’invenduto sono peculiari del mercato di riferimento mentre altri, come a Milano o di Torino, sono più legati all’immobile. L’area di Città Studi, Susa è sicuramente molto ricercata, ma i potenziali compratori possono fermarsi di fronte a un bilocale con un prezzo troppo alto anche per Milano e per quella zona, soprattutto se questo si somma a una superficie non ideale e ad altre caratteristiche non gradite, come la scarsa luminosità o l’infelice posizione su un piano basso, ad esempio.
Continua Carlo Giordano
A Bologna e Venezia gli appartamenti più difficili da vendere sono quadrilocali oltre i 100 metri quadri di superficie.
Nel caso di Venezia, questi si trovano in primis nella zona di Mestre, Marghera e hanno un prezzo medio che sfiora i 190.000 euro, mentre a Bologna sono in Centro, con prezzo medio superiore ai 415.000 euro. Bologna è, assieme a Milano, la città dove l’invenduto è sul mercato da meno tempo, con 7,4 mesi di età media.
Singolare il caso di Firenze; qui l’appartamento per cui è più difficile trovare un acquirente è di 5 o più vani, si trova in Centro e ha dimensioni che sfiorano i 230 metri quadrati.
Sul mercato in media da 7,6 mesi, questa tipologia di appartamenti arriva a cifre sicuramente più alte, con un prezzo medio ben oltre il milione di euro.
Anche in questo caso entra in gioco un tema legato agli immobili, in zone dove è impossibile il frazionamento che renderebbe questi appartamenti più vicini alla domanda di mercato.
L’analisi quartiere per quartiere
Analizzando i quartieri, quello con le tempistiche di vendita maggiori è il genovese Ponente Entroterra, dove in media sono richiesti 7 mesi e mezzo perché un annuncio immobiliare esca dal mercato.
Il quartiere di Accademia, Salute, Dorso Duro, San Barnaba, San Marta (Venezia) segue a breve distanza (7,3). Più indietro Carbonara di Bari, Ceglie del Campo, Loseto, quartiere del capoluogo pugliese, con i suoi 6,6 mesi medi di attesa.
Nessuna sorpresa, invece, per il podio dei più veloci: all-in milanese con Napoli, Soderini in prima posizione (2,1), Arco della Pace, Arena, Pagano e Pasteur, Rovereto (entrambi a 2,2 mesi di media). Per trovare il quartiere più rapido nella vendita di abitazioni che non sia a Milano è necessario scendere fino al nono posto, con Aventino, San Saba, Caracalla, storico e rinomato distretto della Capitale, dove i proprietari desiderosi di vendere devono “accontentarsi” di un’attesa media di 2,7 mesi.