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L’aumento del prezzo dell’energia inizia, davvero, a incutere timori. La fine dell’estate e l’esigenza sempre più vicina di riaccendere i riscaldamenti non lascia indifferenti i Governi europei.
Il ministro tedesco delle Finanze, Christian Lindner, ha affermato ai media che si tratta di un tema da trattare “con la massima urgenza“.
Anche in Francia, la prima ministra Elisabeth Borne ipotizza una tassa sugli extra-profitti per favorire azioni di abbassamento dei costi. Ma non solo: secondo i rumors, il governo potrebbe proporre alla assemblea degli industriali di limitare il consumo energetico del 10%.
I costi dell’energia salgono: è emergenza?
L’innalzamento dei costi non pare sia destinato a un immediato arresto. In Italia, è pari a 740 euro al MWh il costo medio dell’energia, con massimo orario di 867,28 euro e un minimo di 688,24 euro.
In Germania, cifre ancora più altre. Parliamo di 1.000 euro.
L’attenzione è massima anche perché il prossimo 31 agosto (e per 3 giorni) avverrà lo stop ai flussi di gas attraverso il Nord Stream 1, come annunciato da Gazprom, per possibili manutenzioni.
Le misure di contenimento energetico in Europa
Al via, quindi, con le misure di contenimento.
In Germania
In Germania è stato varato un piano per ridurre i consumi: dal 1° settembre, la temperatura permessa sarà di 19 gradi per il riscaldamento negli edifici pubblici. Corridoi, foyer ed aree di transito saranno senza riscaldamento.
Il calore verrà limitato fino a 12 gradi, nei luoghi dove i dipendenti svolgono un lavoro fisico.
Per quanto riguarda l’illuminazione notturna, scatta un vero e proprio divieto e le insegne luminose saranno spente tra le 22 e le 6.
In Francia
Anche in Francia ci sarà lo stop alla pubblicità luminosa tra l’1 di notte e le 6 del mattino. Porte chiuse nei centri commerciali.
In Spagna
In Spagna, le luci delle attività commerciali saranno spente alle 22, le porte dei negozi saranno tenute chiuse, per non disperdere il riscaldamento.
In Italia: le misure anti spreco energetico
Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha affermato la necessità di una riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private e negli uffici pubblici, e taglio di 1 ora nella durata di attività degli impianti.
Riassumendo: massimo 19 gradi saranno consentiti.
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