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In questo periodo di rincari e di bollette che toccano cifre impensabili fino a poco tempo fa, sapere quanto consuma ogni singolo elettrodomestico è molto importante.
Vediamo quali sono quelli che incidono maggiormente sui bilanci famigliari.
Che cosa incide sul costo delle bollette
Non dobbiamo pensare che più un elettrodomestico è energivoro, più farà lievitare le bollette: molto dipende anche dal tempo di utilizzo.
Un esempio molto semplice è quello del frigorifero confrontato al ferro da stiro: l’uso del secondo comporta un maggiore utilizzo di energia, che però si limita a poche ore alla settimana e dunque non si riflette in bolletta.
Che cosa significa Kilowattora (kWh)
Sul contratto che abbiamo firmato con il nostro fornitore di energia elettrica è indicato il costo per Kilowattora consumato.
Il Kilowattora è una unità di misura che rappresenta l’energia assorbita in un’ora da un apparecchio con potenza di 1 kW.
Per fare un esempio concreto: un forno di potenza 1300 Watt (=1,3 KiloWatt) se rimane acceso per un’ora assorbirà 1,3 kWh.
Quanto consumano gli elettrodomestici?
Dal meno energivoro a quello che consuma di più, ecco un elenco degli elettrodomestici più utilizzati in casa:
- Lampadina a Led: 10 W
- Frigorifero: 100 W
- Televisore: 150 W
- Condizionatore: 1000 W
- Forno a Microonde: 1200 W
- Asciugacapelli: 1300 W
- Aspirapolvere: 1400 W
- Ferro da stiro: 2000 W
- Forno: 2000 W
- Lavastoviglie: 2100 W
- Lavatrice: 2200 W
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L’impatto sulla bolletta
Consideriamo un costo di 15 centesimi per ogni kWh consumato, un ferro da stiro usato una volta alla settimana per 3 ore ci costerà 3,6 euro al mese (2000x3x0,15×4), mentre un televisore acceso ogni giorno per 5 ore inciderà sulla bolletta per circa 32 euro.