Nell’era dei filtri sui social, dove spesso l’immaginazione supera la realtà, esistono anche casi in cui accade il contrario: la realtà va oltre la fantasia. È il caso del villaggio di San Buenaventura Housing Complex, a Ixtapaluca in Messico. In questo luogo le case sembrano fatte col copia-incolla e assemblate con un tocco di Photoshop. In realtà è un villaggio vero e reale.
Le case “Photoshop” del villaggio di San Buenaventura Housing Complex
Le case sembrano piccole scatole incastrate tra loro in modo ordinato, certosino e minuzioso. Apparentemente tutte uguali come scatole di calzature ben ordinate in una scarpiera. L’effetto dall’esterno è quello di una città plastica o digitale, che richiama la perfezione finta del Photoshop. In realtà il villaggio messicano di San Buenaventura Housing Complex è reale, come tanti complessi residenziali similari nell’America centrale.
Da quartiere disagiato a esempio di architettura moderna e sostenibile
In un articolo della rivista Architectmagazine.com si possono ripercorre le tracce e la genesi di questi complessi residenziali diffusi nel centro America, ancora oggi segnata dai quartieri ghetto sovrappopolati e dalle favelas dove in genere si confinando disagi sociali e povertà.
L’idea era quella di produrre alloggi in serie e a prezzo di mercato per le popolazioni a reddito medio-basso. Questa crescita urbanistica e demografica è stata un grande affare in passato. Anche il villaggio di San Buenaventura Housing Complex a Ixtapaluca è stato concepito così: un progetto con 20mila case identiche che ha fatto da apripista per le costruzioni di altre aree suburbane del Messico.
Tatiana Bilbao, architetto famoso in tutto il mondo e premio “Global Award for Sustainable Architecture” nel 2014, racconta che “entro il 2000 il nuovo governo del presidente Vicente Fox annunciò che avrebbe creato altri 2 milioni di case per il Messico”. Ne furono costruite ben 2,5 milioni in appena 6 anni, attraverso modalità e pratiche discutibili.
Oggi anche il Messico si sta approcciando ai materiali sostenibili e a progetti urbanistici più democratici nell’edilizia sociale. Eppure questo villaggio a Ixtapaluca, frutto di politiche di diseguaglianze sociali, a distanza di tanti anni si è trasformato in esempio di stile, soprattutto per i dettagli particolari dell’architettura e per i colori.