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Il boom si era già manifestato nel 2021 e non accenna a calare, anzi: i numeri nel mondo confermano che il franchising è un modello di business in continua espansione. Le ragioni? Permette di aprire un’attività autonoma contando sull’esperienza di grandi aziende, ma non solo. Vediamo insieme perché sempre più imprenditori decidono di compiere questa scelta e quali sono i settori che promettono maggiori ricavi.
Franchising: crescono le attività e l’occupazione
Secondo l’Economic Outlook Report diffuso dall’International Franchise Association, nel 2021 negli Usa sono nati oltre 26.000 nuovi punti vendita, con una crescita occupazionale dell’8% circa, e per il 2022 si prospettano ulteriori aumenti sia nel numero di attività (+2,2% in più rispetto al 2021) sia in quello dei lavoratori impiegati (+4%).
E in Italia? Anche se gli esperti la collocano nella fascia più moderata insieme a Germania e Spagna, il trend è in espansione: rispetto al periodo pre-pandemia, infatti, sono aumentati giro d’affari (+3,5%), occupazione (+4,8%) e punti vendita affiliati (+1,3%).
Il segreto del successo e i settori su cui puntare
Quasi un imprenditore su tre, secondo Oxford Economics, ha deciso di aprire un’attività in franchising perché voleva essere il datore di lavoro di sé stesso. Il vantaggio di questo tipo di business è infatti che ti permette una svolta lavorativa, potendo però contare sulle capacità organizzative e strategiche di grandi aziende, quindi senza dovere partire totalmente da zero. Ecco perché gli esperti prospettano un’ulteriore crescita nei prossimi anni, in particolare di alcuni settori come i prodotti per la casa, la distribuzione e, soprattutto, lo sport. Un esempio? I campi da paddle.